Il giornale La Provincia fa delle dichiarazioni del sindacalista Enzo Galbiati una notizia da capocronaca, ma il Comune critica non il giornale bensì il sindacalista, che aveva solamente segnalato il problema di una fermata del bus in via Diaz. Poi l’assessore alla sostenibilità nel suo comunicato replica sin nei dettagli: niente da eccepire. Perché però questa sudditanza psicologica verso il giornale di carta? C’è bisogno di sostegno. Neanche la giunta di Crema è autonoma dai poteri forti. Non solo dalla Chiesa cattolica (verso la quale però dimostra un comportamento più chiaro, da quel che pare, rispetto alla giunta Perri), bensì dallo stesso cartaceo.
L’enfasi dell’intervento galbiatese, criticata dall’assessore, è in realtà un risultato dell’impaginazione, e di un’evidente scelta redazionale. Non che sia un disastro di comunicazione, al contrario. Però perché far finta che il giornale non esista? Perché criticare solo chi fa dichiarazioni non sconvolgenti per quanto critiche.
Con riferimento all’articolo pubblicato oggi sulla stampa con la presa di posizione del rappresentante del sindacato degli autisti sulla questione delle fermate dei bus su via Diaz, l’Assessore alla Sostenibilità Giorgio Schiavini precisa che anzitutto da quando si è insediato come Assessore nessun soggetto (singolo o rappresentativo di alcuna realtà) gli ha mai rappresentato tale problema.
“L’unica iniziativa in tal senso –continua l’Assessore- è stata quella del cons. Agazzi con un’interpellanza in merito alla geografia delle fermate, cui ho risposto dopo essermi consultato con gli uffici comunali, con la direzione della società titolare del servizio e con la Provincia di Cremona, ente gestore del servizio: da tutti ho ricevuto disponibilità ad accogliere senza problemi una soluzione (fermata in via Diaz) o l’altra (ritornare alla fermata in via IV novembre)”. “La mia risposta all’interpellanza, come si può evincere dagli atti del Consiglio Comunale (o si può vedere online data la registrazione della seduta di lunedì scorso accessibile dal sito comunale) è semplicemente stata che, avendo preso atto che entrambe le soluzioni sono considerate tecnicamente adeguate, è intenzione della nuova Amministrazione istituire nelle prossime settimane un Osservatorio sulla mobilità con il coinvolgimento di tutti gli attori, dai rappresentanti delle istituzioni al Comitato Pendolari, dalle Società dei trasporti con loro tecnici ad esperti in mobilità e sindacati (come chiaramente indicato nel Programma di mandato dell’Amministrazione), con l’intento tra l’altro di migliorare il servizio del trasporto pubblico in città”.
Naturalmente non è obbligatorio che un rappresentante sindacale conosca l’attività del Consiglio Comunale di Crema, continua l’Assessore, “ma se ci fosse stata un po’ più di attenzione al contenuto delle mie dichiarazioni o quantomeno fosse stata compiuta una verifica prima di minacciare azioni clamorose, con un’enfasi del tutto inappropriata all’entità del problema, forse sarebbe stato chiaro che non esiste ad oggi nessuna preclusione circa la possibilità di una variazione delle fermate, ma che si debba aprire un confronto costruttivo e partecipato per individuare una soluzione condivisa”.
L’Assessore ha concluso specificando che già sono state avviati i confronti a livello tecnico per istituire con le giuste procedure l’Osservatorio della mobilità.
Crema, 28 settembre 2012