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Anche la Fiorentina presenta il progetto per lo Stadio: 180 mnl per 40.000 posti

Creato il 27 luglio 2014 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Dopo Juventus, Roma, Sassuolo e Udinese,  anche la Fiorentina si muove concretamente allo scopo di dotarsi di uno stadio di nuova generazione.

Il progetto non è nuovo ed ha creato in passato tensioni anche importanti fra la società Viola e il Comune di Firenze, che però lo scorso 14 luglio ha ricevuto ufficialmente lo Studio di Fattibilità, elabotato ai sensi della normativa esistente (aggiornata con un emendamento nella Legge di Stabilità, a dicembre 2013),

L'impianto ipotizzato avrà una capienza di 40mila posti a sedere, in linea con le normative UEFA per le competizioni interazionali e, così come previsto dalla vigente legge, prevede una serie di interventi collaterali (realizzazione di strutture destinate ad uso commerciale e turistico-ricettivo) allo scopo di "raggiungere un equilibrio economico-finanziario dell'iniziativa".

L'investimento previsto è di 180 mnl di euro e sembrerebbe che da parte dei Della Valle l'interesse rimanga per la zona Castello, nonostante il Comune voglia sempre tentare di indirizzare il progetto verso l'area Mercafir. Forse il punto potrebbe non essere oggetto di tensioni come in passato, considerando che la Fiorentina ha già dichiarato che "manifesta comunque fin d'ora la propria disponibilità a presentare un nuovo studio di fattibilità qualora il Comune dovesse individuare un'area diversa da quella attualmente ipotizzata, purché idonea al raggiungimento degli obiettivi del progetto".

Come nel caso della Roma, la discussione adesso verterà, oltre che sulla localizzazione prescelta dalla Fiorentina, anche sulla congruità e proprozionalità delle compensazioni richieste per realizzare l'intervento, ma sembrerebbe escluso il ricorso ad interventi pubblici diretti. E, seconda similitudine, la società di calcio non sarà proprietaria dell'impianto, ma lo userà in concessione.

Adesso il Comune dovrà valutare il progetto e indire una Conferenza di Servizi preliminare entro 90 giorni, esprimendosi ufficialmente in merito alla possibile catalogazione del progetto come "di interesse pubblico". Questo è un tassello preliminare per attivare la legge sugli stadi, in difetto del quale l'iter sarebbe invece quello tradizionale, con aggravio in termini di tempi e, soprattutto, nessuna possibilità di ottenere le famose "compensazioni".


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