Se siete dei soggetti particolarmente ansiosi, vi agitate per ogni minimo problema o cambiamento, e proprio non riuscite a reggere la pressione quando qualcosa non va come dovrebbe, forse è meglio per la vostra salute che cerchiate di mettere da parte per un pò la tecnologia non usando più dispositivi “complessi” come smartphone, tablet o pc.
Secondo l’Associazione italiana formatori salute e sicurezza sul lavoro (Aifos) tutti gli strumenti tecnologici possono essere fautori di ansia e stress, anzi di quello che viene chiamato tecnostress. Ricordate quanto confermato scientificamente nel legame stati ansiosi e mail? Una nuova ricerca scientifica condotta proprio per conto dell’associazione Aifos ha confermato che il 45% degli italiani soffre di disturbo da stress tecnologico. Ma quali sono i sintomi che dovrebbero preventivare un possibile contagio? Mal di testa, stanchezza, attacchi di panico, gastrite, sbalzi d’umore, oltre, ovviamente, ad ansia e stress. I dati dello studio parlano chiaro: il 44,5% dei partecipanti alla ricerca lamenta mal di testa, il 35,4% un calo della concentrazione, il 33,8 nervosismo; ancora, il 23,3% stanchezza cronica, il 22,9% insonnia, il 15,8% disturbi intestinali, il 6,9% soffre di dermatiti. Il problema principale, secondo i ricercatori, è che i problemi di stress sono favoriti dal continuo utilizzo delle strumentazioni tecnologiche, anche al di là degli orari di lavoro. Il consiglio, quindi, è quello di cercare di limitarne l’utilizzo e di provare a “staccare la spina” almeno nel fine settimana dedicandosi ad attività molto più salutari.
- Ricerca di: Aifos
- Conclusione: I dispositivi tecnologici sono causa di ansia e stress