Magazine Diario personale

Anche quando non si parla, si dice

Da Patalice
Anche quando non si parla, si diceSe vagate per casa mia, scoprite cose di me, che io mi scordo di dire mi appartengano, 
ma che mi rappresentano, più di quanto non possa fare una dettagliata descrizione.

Le macchie di mug su comodini, divano, pavimento e tavolo.Bevo tutto in grosse tazze.Le prediligo ai bicchieri anche quando si tratta di acqua o Estathe.Solitamente sono piene di latte.Latte bianco.Latte nesquik.Latte e menta.Latte e miele.Latte e caffè. 
I post it con i nomi dei libri che vorrei leggere.Disseminati in ogni dove, prendono spunto dai consigli: quelli delle riviste, 

dei programmi tv, dei post su facebook o sui blog. 
Le biro.
Disseminate nell'incavo tra schienale e seduta delle sedie, sul portasapone in bagno, copiose sul comodino, e persino nel cassetto dei maglioni... fanno compagnia alla scaterva di post it, e quando mi servono davvero... spariscono! Gli asciugamani da cucina.Li dimentico in bagno, sul comodino, in parte al tavolo della sala, ovunque sempre! 
Perché mentre cucino, devo avere sempre la possibilità di asciugarmi le mani, 
perché odio le gocce sul lavandino, perché lo passo sulla copertina del libro che ho sul comodino, perché sono pazza...Anche quando non si parla, si diceSemi di zucca.In garage, perché io è lì che la spacco, sbattendola violentemente a terra, 
anche se Cracco ha detto che andrebbe solo pelata. Sono presenti in ogni stagione, che sia autunno o inverno io la mangio sempre, 
e per quanta accortezza ci metta nel raccogliere, so che me ne scappa sempre uno. 

Il caricabatterie.Dell'iPhone/ IPad/ Mac...ci sono tutti, sempre in giro, mai al loro posto nel cassetto, perché ne abuso tanto, e con gran piacere! 


I peli di cane.
Sui pavimenti, sui cuscini, tra le coperte...
Perché vorrei asserire di essere una padrona, per RDog, 
ma la realtà è che lui è un amico, e ad un amico non dici di no.
Le copie di Vanity Fair, MarieClaire ed Elle.
Abbonata a tutte e tre, fatico dannatamente a leggerli con regolarità, ergo ne ho in giro mucchietti sparsi, dai quali sbocconcello pagine, non con la stessa avidità dei libri, ma con una fame non indifferente.
Carte appallottolate delle caramelle.
...ma qui, signori della corte, mi appello... perché è colpa del mio signor marito, il quale non ha uno stretto rapporto col bidone dello sporco, e va a finire che mi lascia piccoli rettangoli di carta zuccherosi a destra e a manca... io sono più da tasche, visto che, pre lavatrici, debbo svuotare i jeans per on trovarmi pallottole bianche in giro per il bucato... 

...il mio mondo sa di carta...

Di dolci, di progetti, di passione, di programmazioni pazze e scriteriate... 

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