Storia…di Bambini?
Aneddoto semplice, ma che per me continua ad essere significativo e istruttivo. Mi sono sempre trattenuto dal raccontarlo perché sa dell’inverosimile. Invece é vero. Storia…di bambini che insegnano una lezione. Chi di noi non é stato spesso sorpreso da espressioni e atteggiamenti di bambini?
All’inizio del 2006 mi trovavo temporaneamente a Heka, missione in una zona cronicamente colpita dalla siccità, e con la siccità la fame. Anche quella stagione la pioggia non si fece mai vedere. La gente era ricorsa a mangiare certe erbe e radici, consumate solo nei tempi più critici. La fame la si vedeva sui volti emaciati e nei corpi dimagratiti. La missione, facendolo arrivare da lontano a prezzo stellare, aveva organizzato aiuti di granoturco agli anziani e ai poveri. Sempre una goccia nel mare!
Il mercoledì della settimana santa andai all’asilo di Sassilo portando dei biscotti: piccolo dono pasquale. Cominciai a distribuirli, scherzosamente premettendo che non sapevo se sarebbero bastati. Arrivo a una bambina che dice:
- Prima Upendo
- Perché prima Upendo?
- Non vedi come é magra? Lei é più povera di me
- Dov’é Upendo?
Si alza, mi prende per mano e mi accompagna da lei. Mi prende i biscotti da mano glieli li offfre, l’abbraccia e corre a sedersi al suo posto. Io continuo il mio giro, ritorno all’offerente e dico:
- Ora non c’é nulla per te
- Non importa. Io i biscotti li ho già mangiati
- Come li hai già mangiati?
- Upendo ha mangiato anche per me
Fingo di cercare un altro pacchetto. Lo trovo e glielo porgo. Mi guarda come avessi compiuto della magia o un miracolo. I suoi occhi sono dardi che colpiscono. Sono come due diamanti brillanti. Le scendono dei lacrimoni. Tutti i bambini, che prima schiamazzavano, la guardano in silenzio. Io mi commuovo. A fil di voce dice: Asante sana - Grazie mille.
- Come ti chiami?
- Huruma
Huruma! Traduci: Misericordia. Huruma non sa che ha biblicamente vissuto secondo il suo nome. Ha avuto misericordia di chi pensava avesse più fame di lei. Ha ripetuto l’atteggiamneto di Gesù: “…vide una gran folla e sentì compassione per loro.” (Mt 14:14) Per loro moltiplica cinque pani e due pesci. Il poco nelle mani di Gesù diventa molto. Ma non solo nelle sue mani! Nelle mani e nel cuore di tutti.
Vedo ancora Huruma alzarsi, donare, abbracciare. Non ha donato solo biscotti. Ha donato compassione e amore. Rieccheggia ancora in me il suo Asante sana.
Huruma, GRAZIE a te per avermi insegnato solidarietà e condivisione. Per avermi testimoniato che la Pasqua vera non è quella liturgica, per quanto bella e gioiosa, ma quella della vita. Della vita donata: ne é simbolo la lavanda dei piedi e ne é sacramento l’Eucaristia. “Dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amó sino alla fine.” (Gv 13:1)
Giuseppe Inverardi