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Anche questa è Africa!

Creato il 22 aprile 2011 da Marianna06

Storia…di Bambini?

 

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   Aneddoto semplice, ma che per me continua ad essere significativo e istruttivo.  Mi sono sempre trattenuto dal raccontarlo perché sa dell’inverosimile.  Invece é vero.  Storia…di bambini che insegnano una lezione.  Chi di noi non é stato spesso sorpreso da espressioni e atteggiamenti di bambini?

 

   All’inizio del 2006 mi trovavo temporaneamente a Heka, missione in una zona cronicamente colpita dalla siccità, e con la siccità la fame.  Anche quella stagione la pioggia non si fece mai vedere.  La gente era ricorsa a mangiare certe erbe e radici, consumate solo nei tempi più critici.  La fame la si vedeva sui volti emaciati e nei corpi dimagratiti.  La missione, facendolo arrivare da lontano a prezzo stellare, aveva organizzato aiuti di granoturco agli anziani e ai poveri.  Sempre una goccia nel mare!

 

   Il mercoledì della settimana santa andai all’asilo di Sassilo portando dei biscotti: piccolo dono pasquale.  Cominciai a distribuirli, scherzosamente premettendo che non sapevo se sarebbero bastati.  Arrivo a una bambina che dice:

 

-   Prima Upendo

-   Perché prima Upendo?

-   Non vedi come é magra?  Lei é più povera di me

-   Dov’é  Upendo?

 

Si alza, mi prende per mano e mi accompagna da lei.  Mi prende i biscotti da mano glieli li offfre, l’abbraccia e corre a sedersi al suo posto.  Io continuo il mio giro, ritorno all’offerente e dico:

 

-   Ora non c’é nulla per te

-   Non importa.  Io i biscotti li ho già mangiati

-   Come li hai già mangiati?

-   Upendo ha mangiato anche per me

 

Fingo di cercare un altro pacchetto. Lo trovo e glielo porgo. Mi guarda come avessi compiuto della magia o un miracolo.  I suoi occhi sono dardi che colpiscono. Sono come due diamanti brillanti.  Le scendono dei lacrimoni.  Tutti i bambini, che prima schiamazzavano, la guardano in silenzio.  Io mi commuovo.  A fil di voce dice: Asante sana - Grazie mille.

 

-   Come ti chiami?

-   Huruma

 

Huruma!  Traduci: Misericordia.  Huruma non sa che ha biblicamente vissuto secondo il suo nome.  Ha avuto misericordia di chi pensava avesse più fame di lei.  Ha ripetuto l’atteggiamneto di Gesù: “…vide una gran folla e sentì compassione per loro.” (Mt 14:14)  Per loro moltiplica cinque pani e due pesci.  Il poco nelle mani di Gesù diventa molto.  Ma non solo nelle sue mani!  Nelle mani e nel cuore di tutti.

 

Vedo ancora Huruma alzarsi, donare, abbracciare.  Non ha donato solo biscotti.  Ha donato compassione e amore.  Rieccheggia ancora in me il suo Asante sana.

 

Huruma, GRAZIE a te per avermi insegnato solidarietà e condivisione.  Per avermi testimoniato che la Pasqua vera non è quella liturgica, per quanto bella e gioiosa, ma quella della vita.  Della vita donata: ne é simbolo la lavanda dei piedi e ne é sacramento l’Eucaristia.  “Dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amó sino alla fine.”  (Gv 13:1)

 

    Giuseppe Inverardi

 


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