Magazine Diario personale

Anche questo non è poco

Creato il 05 novembre 2014 da Hermosa @DeOrnatuMulieru
Qualche tempo fa impazzava su Facebook un tag sui 10 libri preferiti. Ho partecipato anche io, ovviamente, ma ho soprattutto letto curiosa i 10 preferiti degli altri: un libro si ripeteva spesso, che non avevo mai letto. 
E' così che ho letto "A un cerbiatto somiglia il mio amore"  di David Grossman. Ed ho capito perchè in tanti l'hanno inserito.
Anche questo non è poco
E' un libro difficile, per molti  punti di vista. 
Lo stile è complicato: il discorso indiretto non è mai indicato, i salti temporali sono improvvisi e continui, resteranno zone d'ombra volute e verrete catapultate immediatamente al centro della storia. Persino la voce narrante cambia improvvisamente senza nessun preavviso, spiazzandovi. C'è stato per me un unico modo di leggere questo libro: entrandoci dentro fino ai capelli, totalmente. Non potevo avere spazio per altri pensieri mente leggevo, pena l'essere cacciata via dal mondo in cui stavo tentando di entrare e non ritrovarmici più. Mi ha richiesto un'attenzione totalizzante.  
Non c'è nessuna introduzione, nessuna descrizione iniziale, nessun modo di conoscere i personaggi, nessun contesto generale dato a rendere più agevole la lettura: strapperete a fatica le informazioni, rigo dopo rigo, e conoscerete i personaggi mentre la storia è già in corso.
Non potrete scegliere a priori chi vi piace e chi no: dovrete viverli, e provare a capirli, con tutta la fatica che questo comporterà.E' un libro difficile: mica solo per lo stile. C'è una tensione profonda, che non vi abbandona mai: nemmeno quando certi nodi - che vi sembravano gordiani- vengono sciolti. Perchè subito ne nasce una nuova, ancora più dolorosa e urgente da affrontare. 
E pure, è un libro che mi ha fatto sorridere, e molto, ed è forse il più sottolineato del mio Kindle (no, non ho dimenticato il post dedicato...). E' pieno di dolore e di speranza. Di rimorsi e soddisfazioni. Di conferme e dubbi. 
E' pieno, più di ogni cosa, di amore.  
p.s. il finale, dopo il finale, mi ha commossa. Non posso dire altro senza rovinare la lettura per chi non l'ha fatto ancora, ma per quelle che l'hanno giá letto: voi dite che a Ofer succederà lo stesso che a Uri? Io ho fortemente, tassativamente deciso di no. Ma la testa dice di sì.  

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