In questo periodo la domanda preferita degli italiani è:
dove vai in vacanza?
Capita tra gli amici, nel posto di lavoro.
…come se la vacanza fosse qualcosa di irrinunciabile…
Questa domanda, che anche a me naturalmente è stata posta, mi ha fatto scattare una semplice e banale riflessione.
Ma siamo proprio certi che la vacanza come la intendiamo nella stragrande maggioranza dei casi ( leggi “carnaio” nelle spiaggie o nelle discoteche) rappresenta qualcosa di positivo per il nostro essere.
Siamo certi che “…il carnaio…” serva a ritemprare corpo e cervello?
Credo che il cervello quando è stanco abbia bisogno di riposo e di pace.
E’ il riposo che rafforza e rinvigorisce la nostra mente e il nostro corpo.
E’ il silenzio e il piacere di stare con noi stessi che ridona equilibrio al nostro essere.
Con o senza soldi !!!
Le leggi dell’interiorità gioiosa e della felicità sono le stesse per i ricchi e per i poveri.
Perchè non sfruttare questo tempo di distacco dagli obblighi lavorativi per seguire, e se ancora non ce l’hai, creare una passione, provare quel qualcosa che magari è nascosto in fondo, da qualche parte, dentro di te in attesa solo che tu lo faccia emergere?
C’è solo l’imbarazzo della scelta…
ma il carnaio…
beh, quello forse è meglio evitarlo.
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