8 MAGGIO – Le due giornate che ci separano dalla fine della cosiddetta “regular season” si possono definire senza mezzi termini 180 minuti da brivido. Il recente turno di campionato ha regalato risultati forse inaspettati tanto che la classifica attuale – Sassuolo ancora primo con 81 punti con tre lunghezze di vantaggio sul Verona secondo e quattro sul Livorno terzo – lascia inevitabilmente spazio a qualsiasi combinazione di risultati. Ma partiamo come sempre dai gialloblù che nell’anticipo di venerdì sera, davanti agli oltre 17.000 del Bentegodi,hanno avuto ragione della pluriscudettata Pro Vercelli – con la sconfitta i piemontesi sono matematicamente retrocessi in Lega Pro – con una prestazione fatta tutta di carattere e personalità. Maietta & compagni sono scesi in campo con il giusto piglio e hanno fatto sembrare facile una partita che sulla carta era tutt’altro che una formalità. Tre reti di pregevole fattura – Cacciatore, il ritrovato Gomez e l’instancabile Sgrigna – hanno consentito agli scaligeri di portare a casa tre punti di estrema importanza nella corsa alla promozione. Gli uomini di Mandorlini, oltre ad aver trovato continuità di risultati e di prestazioni, hanno anche palesato un’eccellente condizione psico-fisica che a questo punto della stagione rappresenta senza dubbio un indiscutibile valore aggiunto. A dar ancora maggior valenza alla prestazione del Verona sono giunti poi i risultati di Livorno e Sassuolo. I toscani non sono riusciti ad andare oltre un pareggio esterno contro la Ternana, pur avendo assaporato quasi fino alla fine il sapore dei tre punti, visto che gli umbri sono riusciti a raggiungere il pari giusto all’ultimo giro di lancette del terzo minuto di recupero. Il Sassuolo ha invece fallito per la seconda volta consecutiva, e per giunta in casa, il fatidico “match ball” – agli emiliani serviva una vittoria per “mettere in ghiaccio” la promozione con qualche giornata di anticipo – non andando oltre il pari contro il Padova guidato dall’ex Fulvio Pea.
La classifica è quindi diventata ancora più corta ed i prossimi due turni saranno sicuramente densi di emozioni, dove le combinazioni possibili sono più d’una. Si va dalla promozione diretta delle tre contendenti senza la coda dei play off – sarebbe la seconda volta da quando sono stati istituiti – fino al salto di categoria di Hellas Verona e Livorno con il Sassuolo – in testa dalla prima giornata – destinato alla lotteria post campionato.
Tornando tuttavia a parlare del nostro Hellas, non dobbiamo dimenticare che i gialloblù sono attesi da un’insidiosa trasferta sul sintetico di Castellammare di Stabia. Le “vespe” gialloblù, non ancora matematicamente salve, sono finite addirittura in ritiro “punitivo” per preparare al meglio la sfida contro il Verona. L’ambiente sarà “infuocato”, servirà quindi una giusta dose di personalità e di esperienza. Per la sfida in terra campana Mandorlini,che torna in panchina dopo i due turni di squalifica, si ritrova finalmente con quasi l’intera rosa a disposizione – manca solo il “lungodegente” Carrozza – e quindi in grado di disporre di ogni soluzione possibile. Ma ogni allenatore da sempre preferisce scegliere nell’abbondanza piuttosto che nell’emergenza e possiamo quindi essere certi che il tecnico di Ravenna, che avrà preparato la partita con la sua consueta attenzione e meticolosità, saprà mandare in campo un undici assolutamente competitivo e pronto a dar battaglia.
Tuttavia nemmeno Livorno e Sassuolo avranno un turno facile. I labronici nell’anticipo del venerdì dovranno affrontare in casa il Brescia di Caracciolo & C – pienamente lanciato nella corsa play off – mentre i neroverdi di Di Francesco faranno visita ad una Virtus Lanciano ancora invischiata nella lotta per evitare i play out, e quindi desiderosa di conquistare tre punti “scacciapensieri”. Non c’è che dire, una giornata piena di incroci pericolosi, tutto può succedere. A dirla tutta, in caso di mancata di vittoria del Livorno, un nostro successo contro la Juve Stabia potrebbe addirittura regalarci la promozione con una giornata di anticipo.
Per ora meglio non pensarci..
Enrico Brigi
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