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Ancora aggressioni ai pro-life: danneggiate proprietà

Creato il 03 dicembre 2012 da Uccronline

Ancora aggressioni ai pro-life: danneggiate proprietàNe avevamo parlato già tempo fa, dimostrando gli atteggiamenti assolutamente violenti da parte degli abortisti in molte delle manifestazioni pro-life tenutesi in tutto il mondo. Un fenomeno che non accenna affatto a diminuire, date le nuove testimonianze di attacchi discriminatori da parte di gruppi pro-aborto. A parlarne è ancora una volta l’ottimo LifeSiteNews, il quale ha documentato i vari accaduti: si tratta di attacchi fisici, ma anche di danni alle proprietà.

Potremmo discutere della sede del centro Kostbare Kinder (Bambini Preziosi), alla quale per ben quattro volte sono state distrutte le finestre, senza contare tutte le volte in cui nelle pareti apparivano slogan di gruppi radicali o scritte blasfeme, o ancora degli uffici di Human Life International (HLI) a Vienna, attaccati e danneggiati durante il recente Congresso Mondiale di preghiera per la Vita nella capitale austriaca e di molto altro.

In particolare, risulta semplice comprendere come l’attacco ai gruppi pro-life nelle varie modalità a cui finora abbiamo assistito, sia soprattutto un attacco sferrato contro i cristiani. Benché se ne dica, sono loro quelli che da sempre, con forza, diffondono il messaggio pro-vita schierandosi apertamente contro l’aborto e ogni tecnica che non miri a difendere l’immenso dono della vita.

Anche su internet hanno cominciato a girare delle immagini dal contenuto violento, ma che di certo non stupisce: una pistola puntata contro il bersaglio “Vaticano” ne sia da esempio. Si registrano comunque, altri casi di attacchi ai cattolici o ai pro-life in generale: HLI, ad esempio, è stata vittima di un attacco alla porta di ingresso, il cui doppio vetro è stato rinvenuto rotto e l’ufficio cosparso di vernice nera.  Spesso Gloria TV, la televisione cattolica svizzera, ha mostrato i più recenti attacchi ai pro-life, parlando anche degli accaduti a cui abbiamo fatto riferimento.

Un caso che merita una grande attenzione è anche quello riguardante un miliardario filantropo, tale Chuck Feeney, il quale con il suo ICCL (Consiglio irlandese di libertà civile) si dimostra una delle forze principali per il cambiamento verso una sinistra “progressista” in Irlanda. In particolare egli si è reso protagonista dell’invio di una denuncia al Consiglio d’Europa, dicendo che il rifiuto dell’Irlanda di legalizzare l’aborto è un ostacolo per ottenere una piena “parità” di diritti per le donne. Questa in effetti, ci mancava. Lodato da parte di ricercatori e festeggiato dai media che lo sostengono, molti ricchi come Feeney hanno usato la loro posizione e la loro forza economica per spingere verso un radicale riordino del mondo occidentale. Nomi come Maurice Strong , George Soros e Warren Buffett non sono quasi mai citati nei notiziari, ma uno dei principali settori di loro interesse è proprio questo.

Triste notare come coloro che si ergono spesso a veri e propri paladini della libertà di espressione delle proprie idee siano anche quelli che poi si macchiano di atti similari, ma in fondo, questo deve essere un motivo per continuare ad andare avanti con sempre maggiore forza: se i pro-life e i cristiani vengono attaccati, vuol dire che sono sulla strada giusta.

Antonio Ballarò


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