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Ancora commenti sul caso Red Bull: il team prima di ogni cosa

Da Carlo69 @F1Raceit

Roma, 27 marzo 2013. Continuano i commenti dopo il conflitto interno alla Red Bull.

Certo che in casa Red Bull non si dormono sonni tranquilli, dopo il mancato rispetto degli ordini di scuderia da parte di Sebastian Vettel e il suo sorpasso al limite al compagno di squadra Mark Webber. Dopo le parole forti di Flavio Briatore nei confronti di Chirs Horner, arrivano altri commenti.

John Watson è molto drastico: “Se Horner vuole riprendere il suo potere al muretto, dovrebbe non far correre Vettel al GP di Cina”. E, a proposito di Vettel dice in una intervista a BBC Radio 4: “L’unico modo per riportarlo sulla retta via è fargli saltare una corsa”, ha detto Watson . “So che in altre squadre violare un ordine di squadra porterebbe ad una sospensione o addirittura al licenziamento. Se Horner vuole riaffermare la propria autorità in squadra, dovrebbe farlo. Vettel dovrebbe essere sospeso per il prossimo GP in Cina”.

Martin Whitmarsh in una intervista ad ‘Autosport’, sostiene l’importanza della coesione del team: “Sarebbe facile da parte mia dire che non abbiamo problemi simili, perché non è così. Nel 2007 a noi è successo l’opposto, siamo stati criticati per non aver dato ordini di scuderia e quindi di aver buttato via un mondiale. Sebbene una parte di me lo vorrebbe indietro, se mi trovassi in quella situazione mi comporterei nello stesso modo. In casi simili comunque la cosa da fare è sedersi a un tavolo e discuterne perché una squadra è composta da 600/700 persone e il gruppo è certamente più importante del singolo, seppure la natura competitiva dei piloti renda tutto più complicato”.

Dello stesso avviso Eric Boullier: “Non conosco l’intera storia, ma con quell’ordine Red Bull stava pensando al campionato costruttori. Sarà quindi utile per loro parlarne e cercare di comprendere le ragioni di quanto accaduto. Capisco la voglia di vincere di entrmbi, ma a meno di chiaro favoritismo, bisogna agire sempre nel bene del team”.

 

Di tutt’altro parere Gerhard Berger, il quale a BBC Radio 5 Live, ha giustificato la mossa di Vettel dicendo: “Per vincere tre o quattro volte un campionato, devi essere molto egoista. Questi ragazzi hanno un grande istinto omicida, non posso che seguire quello e fare quello che l’istinto gli dice. Questo fa parte del successo di Vettel e nessun team manager e nessun compagno di squadra potrà cambiare”.

 


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