Magazine Bambini

Ancora Montessori

Da Infanziadelbambino

L’argomento Montessori non è ancora finito ed è ancora lungo.
Oggi vorrei cominciare il capitolo sull’ambiente educativo.

Abbiamo assodato che per il metodo Montessori il compito dell’educatore deve essere quello di “gettare un raggio di luce e passare oltre”.

Sappiamo già che il Metodo vuole un ambiente fatto su misura per bambini e che i bambini imparano svolgendo attività anche di vita qotidiana.
Tra gli oggetti ad uso dei bambini troviamo scope e stracci, diversi tipi di spazzole per la pulizia di scarpe e vestitie anch diversi tipi di telai per imparare ad allacciare, annodare, abbottonare ecc.
Questi sono “esercizi di vita pratica”. Nella Casa dei Bambini la vita vera e reale è vissuta dai bambini in primo piano, le mansioni vengono svolte con passione.

Ovviamente il Metodo Montessori non è solo riordinare e pulire, anche se detta così sembra un po’ riduttiva, le attività che vengono svolte durante la giornata sono tante. Il metodo prevede che si utilizzino molti oggetti di uso comune per imparare e per sviluppare gradualmente l’intelligenza che porta alla cultura.

L’ambiente per il metodo comprende tutto quello che il bambino può usare liberamnte, la maestra lo aiuta inizialmente indirizzandolo o orientandolo ma poi lo lascia “libero nella scelta” e nello svolgimento del lavoro.

Nell’ambiente c’è un potere educativo diffuso tutto intorno e le persone, i bambini e la maestra vengono a farne parte”.

I bambini vengono “spinti” ad usare gli oggetti messi a disposizione in base alle loro competenze. E’ vero che tutti gli oggetti sono a disposizione dei bambini ma la maestra o l’educatrice aiuta i bambini a scegliere, sempre senza essere invadente, presentando gli oggetti e lasciando che siano i bambini a scegliere in base alle competenze e al livello di capacità di usare gli oggetti, quindi valutando la situazione e aiutando nella scelta di un oggetto in base alle capacità del momento.


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