Entro il 28 gennaio si può compilare e spedire il modulo fornito dall’Aduc per riconvertire le lire in euro
Grazie a una sentenza della Corte Costituzionale del 5 novembre scorso, è ancora possibile riconvertire le lire in euro fino al 28 gennaio 2016. Il termine che era stato stabilito dalla Banca d’Italia, il 7 dicembre 2011, è infatti stato superato da questa nuova sentenza. Pare che la Corte Costituzionale abbia “dichiarato illegittimo un articolo di un decreto dell’ex-Governo Monti, considerandolo non rispettoso dell’articolo 3 della stessa Costituzione”.
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L’Aduc - Associazione per i diritti degli utenti e consumatori - ha reso disponibile il modulo che bisogna spedire alle Filiali della Banca d’Italia entro e non oltre il 28 gennaio. “Avevamo già sollevato il problema tempo fa, – spiega Garofolini – sperando che la Banca d’Italia provvedesse con una specifica modulistica, ma abbiamo aspettato senza alcun risultato. La richiesta dovrà essere inviata a mezzo raccomandata A/R oppure posta elettronica certificata (la cui firma deve essere digitale)”.
A partire da questi giorni, l’ufficio legale dell’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori presenterà alla filiale di Venezia della Banca d’Italia le richieste dei vari consumatori che si sono rivolti all’Aduc. Come spiega Garofolini: ““E’ necessario fotocopiare le banconote come deciso dalla Banca d’Italia. Nei prossimi giorni partiranno le richieste formali di riconversione. Chi vuole usufruire di questa opportunità, deve affrettarsi“.
Per adesso, il record della somma di vecchie lire possedute da una persona, è quello di un impiegato veneziano che ha rinvenuto la cifra di 35 milioni. Sono all’incirca venti le persone che si sono rivolte per gli stessi motivi all’Associazione: tra questi, un ragazzo che trovò 7 milioni di lire riordinando la casa del nonno. Gli iscritti dovrebbero riconvertire una somma che varia tra i 5 e i 10 milioni di lire.
E.S.