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Ancora proteste in Sudan per raddoppio prezzi carburante

Creato il 30 settembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Sudan, proteste, carburante, Khartum

Photo credit: wamba the fool / Filckr / CC BY 2.0.

Ancora proteste in Sudan. Ieri migliaia di persone hanno protestato a Khartum contro le politiche del presidente Omar al-Bashir, di cui hanno chiesto le dimissioni. Bashir ha imposto da tempo delle politiche di austerità per evitare il collasso del Paese, ma i tagli sono stati pesanti su tutti i servizi e la diminuzione ai sussidi per il carburante del 23 settembre ha fatto raddoppiare i prezzi ed esplodere violenta la protesta della popolazione. Secondo il governo, negli scontri che ne sono seguiti tra manifestanti e forze di sicurezza sono morte 33 persone; secondo diversi attivisti e gruppi internazionali per i diritti umani, invece, le persone uccise sarebbero almeno 50, per lo più a Khartum. La situazione economica del Sudan è critica da quando, nel luglio 2011, la parte sud del Paese ha ottenuto l’indipendenza. In quella regione è concentrata la maggior parte delle riserve di greggio e quindi il resto del Paese ha perso gran parte della principale fonte di ricchezza per l’economia nazionale, con un conseguente aumento vertiginoso del prezzo del carburante. L’agenzia di stato SUNA News, intanto, ha riferito che il ministro della Solidarietà sociale Dawlab avrebbe elaborato un pacchetto di aiuti per un milione e mezzo di famiglie, con l’elargizione di 21 dollari circa a famiglia a partire dai primi giorni di ottobre. Inoltre sembra previsto un piano per un aumento dei salari nel settore pubblico. Ma intanto le proteste a Khartum e nel Sudan continuano.


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