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Ancora rincari: +2,6% per il gas e qualche euro per la luce

Creato il 29 giugno 2012 da Nicola Spinella @ioparloquantomi

Non si ferma l’ondata di rincari per gli italiani distratti dalle partite di calcio.

E fu così, che mentre gli italiani erano ben intenti a perdersi tra le magie di Balotelli e le parate di Buffon, si è colta l’occasione per prelevare ancora qualche euro dalle tasche del popolo più tartassato del mondo occidentale. Non di solo calcio vive l’uomo italiano, potremmo dire, ma di ogni parola che esce dalla bocca di chi amministra. Sembra proprio che basti poco per tenerci in scacco: un Cassano qualunque che parla di froci (chissà perché la ricchezza economica coincide spesso con la povertà lessicale) oppure un Napolitano che scende negli spogliatoi.

Ancora rincari: +2,6% per il gas e qualche euro per la luce

Tedeschi affranti per l’eliminazione della Germania. Quando vivi e lavori in un paese con un’economia stabile, puoi permetterti persino di stare male per una partita di calcio…

Meglio mettere da parte le brutture del sistema, soprattutto se queste non riguardano da vicino il mondo del calcio che non riesce ad andare oltre Messi e Ronaldo.

Non basta vincere una partita di calcio per uscire dalla crisi, anche se a molti fa comodo lasciar credere che sia così. La realtà, purtroppo, è fatta d’altro.

E’ fatta di autorità dell’energia , uno di quei carrozzoni pieni di “amici degli amici”, tutti grand commis da 396.000 euro di soldi pubblici all’anno: dentro ci stanno un paio di bocconiani di sicura competenza, come la prof.ssa Termini e Biancardi, mentre Carbone è stato vice segretario generale alla presidenza del Consiglio,dal 2007 al 2011 (non riesco a ricordare chi ci fosse a palazzo Chigi in quegli anni…).

In parole povere, una commissione di nominati dal parlamento dove ogni membro guadagna oltre mezzo miliardo di vecchie lire (il presidente Guido Bortone manca questo traguardo per una decina di migliaia di euro) e che decide di salassare ancora una volta quelle famiglie che faticano ad arrivare al quindici del mese e che hanno già dato un taglio considerevole ai consumi. Ed è proprio questa autorità che decide di rincarare il gas del 2,6% e l’energia elettrica dello 0,2%, quest’ultimo ritocco motivato dalla necessità di trovare le coperture per le spese di promozione dell’efficienza energetica. E ciononostante il prezzo del petrolio continui a scendere, ( proprio a questo calo delle materie prime si ricollega l’aumento così irrisorio, quantificabile intorno all’euro di rincaro complessivo: insomma, dovremmo pure dir loro “GRAZIE!”) come i consumi di energia elettrica, ormai giunta a costi non sostenibili come gran parte delle merci e dei servizi cui si rinuncia, facendo sprofondare sempre più il paese nella recessione.

Tariffe più elevate, pressione fiscale più elevata, stipendi ridotti: in qualsiasi altra parte del mondo ci sarebbe un paese in piazza a chiedere la testa di chi governa. In Italia, invece, si fanno i bagni nelle fontane per osannare undici privilegiati. Forse è vero che un popolo merita i governanti che ha.

I rincari partiranno dal primo luglio. Proprio in concomitanza con la tanto festeggiata finale di Euro2012. Come canterebbe De Gregori…Viva l’Italia! L’Italia che si ricorda di essere nazione solo in occasione delle partite degli Azzurri e che si illude di aver riscritto le proprie sorti con la vittoria di una partita.

No, non è così che si batte la Germania, ma con una politica economica diretta alla ripresa dell’economia che possa scrivere la parola fine sulla recessione.

Ce lo lasciano credere e noi siamo ben disposti a farlo. E vissero tutti felici e contenti, sia quelli che guadagnano mezzo milione di euro l’anno che quelli ai quali presto non rimarrà altro che gridare gol.


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