Ancora sui cosiddetti indignati

Creato il 19 ottobre 2011 da Dailyblog.it @daily_blog

Di Federico Catani il 19 ottobre | ore 09 : 48 AM


Poiché c’è chi sostiene che coloro che hanno stuprato Roma sabato scorso erano quattro gatti, al massimo 300 e che tutto sommato la stragrande maggioranza dei manifestanti era composta da gente pacifica, mi sento in dovere di tornare sull’argomento.

Il ministro Maroni, parlando al Senato, ha dichiarato che i delinquenti intenti a lanciare sanpietrini ed estintori, a bruciare auto e spaccare vetrine erano ben 3000. Un numero non propriamente esiguo. E infatti sono riusciti a distruggere ogni luogo in cui sono passati. Un nuovo sacco della capitale, come se ne sono visti tanti nella storia della Città eterna. Un sacco peraltro ben organizzato, se è vero, come è vero, che i criminali col passamontagna si sono allenati in Grecia, per esportare qui da noi le rivolte di quel Paese.
E siccome c’è chi sostiene che i cosiddetti indignati avevano buone ragioni e non rivendicano affatto l’austerità, io rispondo facendo notare che tra i manifestanti, talmente pacifici da insultare e sputacchiare uno di loro, Marco Pannella, c’erano sempre i soliti contestatori di tutti questi ultimi anni: no global, no-Tav, no-Vat, studenti arrabbiati e così via, quindi anche chi vuole un mondo “equo e solidale”. Ragazzi e ragazze senza ideali veri, senza principi, ma perdutamente immersi nel nulla più totale. Una massa di giovani e meno giovani anti-tutto, anticapitalisti e antisistema per partito preso, perché così va di moda. Nonostante ovviamente facciano essi stessi parte di questo mondo materialista, edonista, utilitarista, individualista e corrotto che contestano alacremente. Insomma, non c’è poi tanta differenza tra alta finanza e black bloc: si tratta di due facce della stessa medaglia. Per questo chi ha un po’ di sale in zucca non si schiera né da una parte né dall’altra.

Quanto alla sinistra, che ora fa la scandalizzata, deplora e critica il governo per non aver saputo tener testa ai rivoltosi, sarebbe meglio tacesse. Chi ha aizzato l’odio contro Berlusconi (perché alla fine è sempre lui il problema, il tiranno, il male assoluto) e i nemici politici in tutti questi anni? Chi ha fatto di Carlo Giuliani un eroe? Chi si è scagliato duramente contro le forze dell’ordine durante il G8 di Genova, nel 2001? La risposta è scontata. E quindi non si possono accettare lezioni di civiltà da chi non ha fatto altro che seminare rancore e desiderio di vendetta. Chi da sempre difende i centri sociali, luoghi fuori legge per eccellenza e covi di violenze, non ha titoli per dare lezioni.
Inutile negarlo, lo scempio di sabato verrà ricordato per quella Madonna e quel crocifisso presi e distrutti in odio alla fede (nonostante il cardinal Vallini, pavidamente, abbia di fatto negato). Non era mai accaduto prima. Tutto il resto, le buone intenzioni dei pacifici, le polemiche sull’ordine pubblico e quant’altro, passano inesorabilmente in secondo piano. Roma è stata stuprata. Si esige una riparazione degna di questo nome.


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