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Ancora sui prezzi dei libri

Creato il 23 gennaio 2011 da Mirco
Ancora sui prezzi dei libriE' interessante scoprire come i piccoli editori stanno reagendo alla sconsiderata politica dei prezzi dei grandi gruppi editoriali. I prezzi aumentano e allo stesso tempo vengono offerti sconti eccezionali (fino al 33%) sui siti online. Amazon ha acquistato una fetta di mercato molto importante proprio grazie a questa politica.
Ma lo sconto è fittizio, questo è chiaro. Voglio ribadire una cosa molto importante: quando io stesso compro un libro con uno sconto del 20% o 30% o il 3x2 di BOL, so benissimo che non sto facendo un affare, sto pagando il libro per il suo vero valore. Un prezzo a cui vanno tolti gli ingiustificati aumenti delle case editrici.
http://leggesulprezzodellibro.wordpress.com/2011/01/16/arrotondamenti/
I microeditori si difendono e chiedono di essere tolti dal catalogo di Amazon.it. E' una scelta che definire coraggiosa è poco e fa capire una cosa molto chiara: quel libro vale il prezzo di copertina, non il prezzo scontato del 30%. In questo modo L'opposto.net ha deciso di assicurare il valore del proprio catalogo, non vuole entrare nella logica speculativa che costringe anche i piccoli editori ad aumentare i prezzi per poi rivenderli con sconti considerevoli.
http://danielelepido.blog.ilsole24ore.com/i-bastioni-di-orione/2010/12/amazon-it-cede-al-micro-editore.html
Sono sempre più avvilito da tutto questo. Sto pensando addirittura di non comprare più libri, di servirmi in biblioteca oppure comprare classici a pochi euro. Non vivrò abbastanza neanche per leggere i classici che andrebbero letti, figuriamoci i nuovi.
Vorrei chiedere una cosa però: cari editori, piccoli, grandi, alti, bassi, calvi o obesi, non ve la prendete con noi che abbiamo il brutto vizio di comprare i vostri libri. Noi, come voi, sentiamo la crisi, l'aumento della benzina, l'aumento del pane e del latte, quindi sia i costi dei beni di prima necessità che quelli delle nostre attività di svago. Se c'è uno sconto quindi lo sfruttiamo. Chiedetevi perché in altri settori queste speculazioni non sono possibili mentre in editoria sì. Durante i saldi i prezzi vengono monitorati per evitare speculazioni e per chi fa il furbo ci sono sanzioni molto pensanti. Perché questo non accade con i libri?

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