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Ancora sull'indifferenza...in viale Gramsci

Creato il 26 ottobre 2010 da Laperonza

Sarà l’indifferenza a causare la fine di questa civiltà. Ne ho già parlato (http://laperonza.myblog.it/archive/2010/10/16/l-indiffernza-declino-della-civilta-occidentale.html) e ci torno sopra. Tutte le grandi civiltà hanno descritto la loro parabola, hanno toccato il vertice e sono ridiscese. Fisiologicamente esse nascono, si evolvono e involvono fino alla fine, che essa sia catastrofica o un lento e inesorabile dissolversi nell’oblio. Esistono varie cause: la civiltà precolombiana, ad esempio, non è riuscita a descrivere per intero la sua parabola a causa dell’intervento esterno di un’altra civiltà, quella europea, che l’ha distrutta. La civiltà romana si è spenta attraverso i secoli, precipitando nella dissolutezza e nel lassismo.

   La nostra, la civiltà cosiddetta dei consumi, è oggettivamente nella sua fase discendente, Credo abbia toccato l’apice negli anni ottanta, splendido compendio di edonismo, ricchezza, cultura e ignoranza. Ora la vediamo declinare sempre più velocemente anche ma non solo a causa della crisi economica. I costumi si fanno sempre più blandi, i valori non esistono più, la gioventù è ipnotizzata da apparecchiature elettroniche e droghe a basso costo, la classe dirigente è sempre più immorale, inetta e imbottita essa stessa di droghe auto-gratificanti, siano esse chimiche o endocrine. E tutto questo avviene nella più totale indifferenza.

   Tutto il male del mondo ci appare in televisione, lo guardiamo, ci sdegniamo davanti al nostro piatto di spaghetti fumanti, godiamo dell’orrore in diretta, vorremmo incendiare le carni del mostro di turno e poi, quando lo schermo si spegne, torniamo alle nostre misere esistenze prive di regole e di rispetto, senza trarre il minimo insegnamento da quanto abbiamo fin lì aborrito. Abbiamo la consapevolezza che noi siamo superiori, che noi certe cose non le facciamo né mai le faremmo, che a noi certe cose non capiteranno mai.

   Parlavo qualche giorno fa su queste pagine della situazione parcheggi in viale Gramsci a Montegranaro. Mi scuro con i lettori che non sanno nemmeno dove Montegranaro sia se parlo per un attimo anche a loro della mia città, ma la sto usando da esempio per un caso di piccolissima entità ma che simboleggia fortemente quello che intendo significare. In viale Gramsci è lecito il parcheggio selvaggio. E’ la via del passeggio, quella prospiciente il centro, vicina a dove si svolgono le pur poche manifestazioni cittadine. Viene naturale parcheggiare lì, per comodità. Ma una volta finiti gli spazzi il buon senso e la buona educazione dovrebbero far sì che si cerchi un parcheggio altrove. 3

   Immediatamente sotto da qualche hanno è stato costruito un parcheggio piuttosto grande collegato con viale Gramsci da un orribile ma funzionante torre ascensore. Lasciare la macchina nel nuovo parcheggio o lungo il viale farebbe poca differenza, se non che i miei concittadini preferiscono infilare le loro vetture dentro i vialetti, occupare tutto il marciapiede, piuttosto che fare cento metri in più con la macchina e una breve corsa in ascensore. Maleducazione direte voi. Certo, ma la cosa più grave è che nessuno sanziona questo comportamento. Non parlo solo dei vigili ma del cittadino che non si indigna.

   Ho visto mamme col passeggino fare la gimcana tra le auto in sosta con rassegnata serenità, tanto è così che funziona. Ho visto persone sulle strisce pedonali ferme da tempo interminabile perché nessuno le fa passare e loro restano lì, tanto è così che funziona. Ho sentito gente dire che non bisogna arrabbiarsi: tanto è così che funziona. E ho visto la politica, quella politica che dovrebbe e potrebbe risolvere il problema con quattro domeniche quattro di multe, fare spallucce: tanto è così che funziona.

   Quella stessa politica che, a livello nazionale, concentra tutti i suoi sforzi da una parte a salvare le putenda del premier e da un’altra a fargliele fuori, fregandosene dall’alto del suo scranno e dei suoi privilegi dei problemi reali del Paese: tanto è così che funziona. E la gente sta a guardare. Se i miei concittadini magari vedessero lo scempio di viale Gramsci in televisione si indignerebbero, almeno per quei due minuti di durata del servizio al telegiornale. Ma siccome in televisione non si vede nulla di tutto ciò lasciamo stare: tanto è così che funziona.

Luca Craia


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