L'ex assessore regionale al turismo e allo sport della Lombardia è nuovamente agli arresti domiciliari con le accuse di corruzione e false fatturazioni in relazione a tangenti ricevute per favorire un imprenditore in una gara d'appalto per la promozione di eventi in Valtellina.
Resta ancora in piedi quella brutta storia del commercio di armi con l'Eritrea anche se in quel caso la richiesta d'arresto è stata rigettata.
Per lui valga nei secoli dei secoli quanto affermato dal Governatore Formigoni ai tempi del primo arresto (che non si scorda mai) datato marzo 2009:"se c'è una persona che appare limpida e trasparente, che ha la passione della politica, e che ci mette del suo, è proprio Prosperini". Bravi, bis.