E si ancora tu: la legge bavaglio.
Lo abbiamo già detto e scritto in tutte le maniere: il paragone tra questo governo e l’operazione messa in campo tra Enrico Berlinguer e Aldo Moro è assolutamente inadeguata, oggi di fronte a noi non c’è Moro ma Silvio Berlusconi che pensa solo al suo tornaconto personale.
La plastica evidenza di questo fatto si sta palesando giorno per giorno.
E’ evidente che nell’azione di governo il partito finanziato, pagato e posseduto da Silvio Berlusconi avrà sempre e comunque come scopo principale togliere lo stesso Silvio e i suoi più cari amici dai guai giudiziari.
Le strategie saranno diverse ma questo era chiaro prima e lo sarà nell’evidenza dei fatti sempre di più ogni giorno che passa.
Questo governo nasce perché la situazione economico-sociale del paese è gravissima.
Bene, quel’è la priorità del PDL: la legge bavaglio.
L’onorevole Costa, un fedelissimo di Alfano e Berlusconi, ha annunciato la ripresentazione del vecchio testo sulle intercettazioni, meglio noto come legge bavaglio.
La legge prevede una forte restrizione dell’uso delle intercettazione da parte dei magistrati.
Poi non si vuole solo ridurre l’uso delle intercettazioni come strumento di indagine, ma anche impedirne la pubblicazione fino all’ultimo gradi di giudizio, quindi per molti anni e sanzionare quei cronisti e quegli editori che dovessero anteporre la rilevanza sociale e il diritto di cronaca al regime dei segreti e dell’oscuramento.
Lo stop di Epifani è arrivato immediato e deciso.
Non poteva che essere così.
Le principali associazioni dei giornalisti, a cominciare dalla Fnsi guidata da Franco Siddi, hanno già risposto in modo secco, annunciando tutte le iniziative possibili, sino allo sciopero generale per bloccare questa iniziativa.
I “No” di ieri, non possono e non debbono diventare i “Sí” di oggi, questo a prescindere dai governi e dalle maggioranze in carica, anzi quanto piú vaste sono e saranno le maggioranze parlamentari e tanto piú sará doveroso non abbassare la soglia critica e tutelare il diritto dei cittadini ad essere informati, sempre e comunque.