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Ancora una volta, dall’America Latina giungono notizie di speranza per i diritti gay.

Da Sabins
Un giudice di Santiago ha riconosciuto che l’orientamento sessuale di una persona non è un elemento che possa inficiare l’idoneità di chi adotta e ha permesso a un uomo gay – Elías Bermúdez (in foto) – di adottare suo nipote. La sentenza ne ribalta una precedente di una corte distrettuale che aveva negato la custodia di un bimbo di poco meno di tre anni a suo zio, basando il rifiuto sul fatto che lo zio fosse omosessuale. Esultano – e ne hanno motivo – le associazioni glbt cilene. Rolando Jiménez presidente del Movimento di Integrazione e Liberazione Omosessuale del Cile, ha definito storica la sentenza:
Ancora una volta, dall’America Latina giungono notizie di speranza per i diritti gay.“È un verdetto storico perché toglie di mezzo il precedente giuridico per il quale l’orientamento sessuale della persona che richiede l’adozione non è da tener presente per valutare l’idoneità del richiedente stesso. Siamo contentissimi ed emozionati perché tale sentenza ridisegna un quadro qualitativamente migliore rispetto a come veniva percepita la relazione tra omosessualità e adozione o affido dei minori”.

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