Ancora una volta. Troppo

Ieri sono stato in centro. Ero con un'amica che non aveva mai visto la città. Sembra un terreno minato
In effetti mancano solo i fili spinati a delimitare la zona rossa. Via Zara, quella dove lavorava mio zio all'ENEL sembra una zona fantasma. C'è qualche operaio al lavoro. Il castello è abbandonato, chiuso, crescono le erbacce su tutte le mura. L'ho visto soffrire. E poi il corso, una lunga processione dando occhiate ai vicoli che ho visto e percorso decine di volte in mezzo a tanta gente: non c'è più nessuno. Pochi esercizi commerciali aperti, tanti edifici puntellati. Ormai il legno sta marcendo. Le chiese stanno meglio di tutti, quelle le hanno rimesse in sesto subito... perchè se siamo in uno stato laico?
Chissà che fine ha fatto Peppe, con la sua rosticceria in via Patini: lì non si può andare. Ci sono i militari (per lo più alpini) dappertutto. Scelgono loro chi passa e chi no. Tra i sanpietrini la parietaria cresce benissimo e oserei dire indisturbata. I portici sono "abbracciati" dai sostegni metallici vecchi ormai di 2 anni.
Qui sono passati tanti politici con il caschetto (io gliel'avrei tirato fra i denti) ma tira aria di elezioni e presto torneranno o almeno ci proveranno. Tira aria di contestazioni pesanti, di botte e pestaggi. Tanto il super ministro dell'interno c'è abituato a elogiare i poliziotti in tenuta anti-sommossa. Uno sguardo a piazza Duomo: vuota. Tutto vuoto. Forze dell'ordine parcheggiate a spese nostre.
Qualche cantiere c'è ma sono solo timidi tentativi. La gente da fuori si lamenta ma nel concreto non fa un cazzo. Non facciamo un cazzo. Non mi va più di lamentarmi, credo che questa sia l'ultima volta in cui scrivo della mia città.
Da solo non ce l'avrei fatta. Troppi ricordi che bruciano.
Grazie amore per avermi accompagnato nel viaggio più strano che abbia mai fatto.http://iofuoridalcoro.blogspot.com/feeds/posts/default?alt=rss