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And the Oscar goes to…

Creato il 03 marzo 2014 da Achiara84 @madamaAly

Nuovo anno, nuovi Oscar, cose vecchie: la Lawrence che inciampa (stavolta sul red carpet all’ingresso), la Degeneres che aiuta il pubblico a non cascare dal sonno e ad abbandonare la tv (anche noi col fuso orario), Leo DiCaprio che non vince (aridaje!).

A parte il fatto che secondo me lo meritava per tanti suoi film, diventa veramente accanimento non dargli quella benedetta statuetta.

Incetta di Oscar per Gravity, tranne il più ambito (credo, perché consacra tutto) che è quello come miglior film, che va invece a 12 anni schiavo, film forte e da alcuni definito, obamaniano.

Solo un paio di appunti.

Con un film di Miyazaki in nomination, un film come The Wind Rises, come è possibile che vinca Frozen?

Io voglio bene alla Disney, tanto bene. Ma The Wind Rises è un piccolo capolavoro, un gioiello che brilla di luce propria, e brilla della luce dell’essere l’ultimo lavoro di Miyazaki che si ritira per “vecchiaia”.

E poi.. Let it go. No, Academy, sul serio? Let it go?

Con Ordinary Love e The Moon Song?

Serata illuminata da una fatina vestita d’azzurro. Poetica nei suoi colori, splendida nel discorso di ringraziamento con in mano la sua statuetta: Lupita Nyong’o.

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Sono contenta che l’Italia sia tornata a vincere un Oscar per il miglior film straniero, ma (opinione impopolare o meno) a me Sorrentino e Servillo non è che stiano granché simpatici eh!?

Vabbè, le luci si spengono ancora. Fine degli Oscar, si ricomincia il prossimo anno.


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