La politica italiana non riesce a superare se stessa e l’incapacità a fare quel salto di qualità che sarebbe la soluzione alla brutta situazione economica e sociale in cui versa il paese. In questi giorni davanti agli occhi di un basito popolo italiano e allo scherno del mondo intero, sono state tante le occasioni perdute.
Cercare il capro espiatorio sarebbe a questo punto inutile. I candidati “fatti girare” e man mano “scaricati” erano per lo più delle persone valide, tanto Giorgio Napolitano. Il problema è semmai nel metodo. Abbiamo visto i limiti della cieca verginità grillina e le lacerazioni di una sinistra che sembra stare assieme solo per le poltrone. E che dire della destra? Sornioni hanno guardato l’affondamento della controparte politica e sbeffeggiato i nuovi arrivati: ci si aspetterebbe molto di più da chi rappresenta un terzo degli elettori italiani.
L’elezione di Giorgio Napolitano molto probabilmente ci darà un tono almeno sul piano internazionale, mentre all’interno significa un “commissariamento” di un sistema incapace di rinnovarsi e quindi inutile. Tutto sommato poteva andarci peggio. E a chi si lamenta ora, chiedo solo di fare un po’ di autocritica: quelli che siedono in Parlamento li abbiamo votati e quindi ci rappresentano, sono lo specchio della nostra società. Inutile criticare e fare la faccia schifata: chi ha il coraggio di guardarsi allo specchio? meditate gente, meditate.