L’andamento prezzo oro positivo sarebbe legato ai timori per la possibile frenata della crescita cinese e lo scoppio della bolla finanziaria.
L’andamento prezzo oro è in rialzo ormai da diverse settimane e sta seguendo un trend che non si vedeva da settembre 2011, quando il metallo giallo giunse alla quotazione record di 1.921 dollari l’oncia. All’epoca l’Eurozona traballava sotto i colpi della crisi finanziaria e del debito pubblico preoccupante e gli USA venivano declassati per la prima volta nella loro storia.
Il quadro di oggi sembra totalmente diverso. I mercati delle economie avanzate appaiono in ripresa, mentre qualche difficoltà si avverte tra i Paesi Emergenti. E proprio dalla maggiore economia emergente, seconda potenza economica nel mondo, la Cina, sembra che siano arrivati gli impulsi a comprare oro.
Rischio bolla finanziaria in Cina.
Pechino è alle prese con i timori di uno scoppio della bolla del credito, visto che in soli 5 anni i finanziamenti a imprese, famiglie ed enti locali sono esplosi di 15 mila miliardi di dollari, raggiungendo i 24 mila miliardi.
Già alla fine di gennaio scorso erano previsti i default dell’Hedge Fund CEQ1 e della China Credit Trust, scongiurati all’ultimo momento, mentre una società di carbone non è stata in grado di rispettare una scadenza per il pagamento di un bond da 50 milioni di dollari, dando vita a un default che nei fatti potrebbe essere seguito da altri casi simili, visto che si calcola che arriveranno a maturare quest’anno obbligazioni simili per 875 milioni.
La Cina importa oro.
L’acquisto di oro servirebbe agli investitori in Cina e all’estero per mettersi al riparo da possibili turbolenze finanziarie in arrivo, allorquando dovesse scoppiare una crisi del debito nel Paese asiatico.
Ad alimentare la domanda e favorire un andamento prezzo oro positivo è anche la politica della People’s Bank of China, la banca centrale cinese, finalizzata ad accumulare riserve auree in modo da diversificarle e contenere nel tempo il ruolo del dollaro quale valuta di riserva globale. Nel solo 2013, si calcola che Pechino abbia acquistato fino a 500 tonnellate di oro per tale scopo, divenendo il primo consumatore nel mondo.
E così, dopo avere perso il 28% di valore nel 2013 ed essere sceso ai minimi vicino a 1.200 dollari l’oncia, l’andamento prezzo oro ha ripreso a crescere balzando a 1.330 dollari l’oncia, nonostante le previsioni fosche di molti analisti.