Al MACRO di Roma, Carsten Holler presenta l’opera che ha vinto l’Enel Contemporanea Award.
L’obiettivo dell’artista è “stuzzicare la memoria” rallentando il ritmo del reale.Il doppio e l’opposto. Il laboratorio scientifico e il Luna Park. Carsten Holler, artista tra i più innovativi della scena contemporanea, li ama tutti e due tanto da volerli accostare e confondere. Lo sa bene chi è salito sopra uno dei suoi scivoli giganti negli uffici di Prada a Milano, nella Turbine Hall della Tate Modern a Londra, e ora nel New Museum di New York.Ansia leggera e poi perdita di controllo; ebbrezza nella velocità. Grida e risate. Non a caso, queste installazioni ludiche provocano un senso di disorientamento in luoghi che generalmente richiedono un comportamento sobrio e composto, come uffici o musei. Li trasformano.
Se gli scivoli impongono un’accelerazione dei sensi, le due giostre che Holler ha montato nella sala Enel del MACRO, il museo di arte contemporanea di Roma, vanno al rallentatore. Il contrario di quello che una giostra normale dovrebbe fare.
Non solo: ruotano in senso opposto l’una all’altra. E chi è sopra una si trova a sfiorare gli occhi, per un istante allungato, del suo “altro” che gli viene incontro. Per poi tornare al punto di partenza. L’ambiente circostante, oscurato per accrescere la suggestione, è modificato da una serie di linee che alterano la percezione visiva, come se lo spettatore – fruitore si trovasse all’interno di un quadro optical.
Si chiama “Double Carousel with Zollner stripes” la nuova opera dell’artista – scienziato che ha vinto l’Enel Contemporanea Award, premio e progetto dove l’impresa incontra l’arte, giunto alla sua quinta edizione.
L’illusione ottica generata dalle strisce è stata studiata dall’astronomo tedesco Friedrich Zollner e dal fisico Johann Poggendorff: secondo i loro esperimenti le linee parallele sono percepite come diagonali se intersecate da segmenti obliqui. Holler l’ha utilizzata in una situazione inedita.
L’installazione, che sarà al MACRO fino al 26 febbraio 2012, sembra un invito a guardare dentro sé stessi, ad esplorare il proprio spazio interiore. Una giostra da meditazione.
“L’idea è di stuzzicare la memoria, utilizzando due giostre da Luna Park. Vuole rallentare, al tempo stesso, sia il flusso dei nostri ricordi, sia il nostro rapporto con lo spazio circostante. A viaggiatore che ci salirà sopra sembrerà che l’intera realtà sia rallentata. Si potrebbe dire che quest’opera è un anti Space Shuttle: una navicella che non ci fa uscire nello spazio esterno, ma ci fa entrare in un’atmosfera tutta particolare, dove la gravità raddoppia e ci àncora alla nostra condizione umana”.
Spero abbiate la possibilità di provare questa emozionante giostra al MACRO di Roma fino al 26 febbraio 2012.