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Andiamo tutti all’usato

Da Maxdejavu

ANDIAMO TUTTI ALL’USATOI Dejavù, sono assidui frequentatori del mercatino dell’usato per bambini.
Non è un modo per sentirci in pace con noi stessi.
Non è nemmeno un modo di fare da borghesimoralisti.
Non abbiamo mai ritenuto fosse una mancanza di rispetto nei confronti dei nostri pargoletti.

Qualcuno ci ha additati come pseudoipociticomuinsti.
Qualcun’altro ci ha detto che giochiamo a fare i comunisti quando in fondo siamo altoborghesi (mavalà)

Forse, in un primo momento, l’avvicinamento al mondo “dell’usato” è nato da esigenze monetarie.
Certo, le tare mentali che impone la società e qualche famiglia d’origine, non aiutano a scegliere e a ponderare bene le proprie scelte ma i Dejavù, all’inizio della loro storia, con le tasche gonfie di nulla e la testa piena di fantasia, scelsero di investire i loro capitali nell’usato.

La loro prima casetta in affitto era carica di “scarti” assolutamente nuovi ed efficienti di qualche altra famiglia. La loro casetta in affitto era la conseguenza dell’usato plurimo del nostro “padrone di casa” (padrone, che brutta parola)
Con l’avvento della piccola erede, i Dejavù decisero, malgrado le tasche non fossero più colme solo d’aria, di perseguire la propria scelta di vita.
I primi acquisti (e anche gli affari migliori direi) furono eseguiti proprio all’usato!
Il mondo dell’usato per bambini è un mondo assolutamente allegro e gioioso.
Nessuna faccia smunta e triste di commesse sgarbate che cercano solo di rifilare e non di aiutare.
Al mercatino dell’usato per esempio, ci hanno SVELATO, che le più importanti “case produttrici” di passeggini (non li cito perchè non lo meritano) hanno una unica fabbrica che produce in serie, prodotti identici. Successivamente le note case produttrici inseriscono i loro colori e le loro sigle.
Potete immaginare la gioia dei Dejavù che sono riusciti con esageranto 100€ ad avere un perfetto e nuovissimo completo Trio… la dove Trio si può intendere anche la presenza di 3 marche diverse combinate, con 3 colori diversi…

:)
Assolutamente uno spettacolo.

Più e più volte i Dejavù hanno acquistato “usato” e continuano a farlo.
Aggiungiamo il fatto che da ogni dove ci arrivano bustoni interi di vestiario per maschietto e femminuccia di amici con figli più grandi e il gioco è fatto!

Capitalismo?? Crollo del mercato??
Ma quando mai!
Tutte le fabbriche di prodotti per bambini (dalla scarpina al passeggino, passando per l’abbigliamento) sono made in China quindi, il torto lo facciamo ai Cinesi che bontà loro, se ne faranno una ragione.
I negozi dell’usato esistono e producono lavoro, commesse.
I negozi dell’usato incentivano al “riciclo” delle cose quindi, molta meno “spazzatura”.
I negozi dell’usato hanno roba assolutamente lavata e igienizzata quindi, lavoro per tintorie e lavanderie.
Fuori dal negozio dell’usato spesse volte trovi parcheggiate anche MERSEDEZ e BNV … qualcosa vorrà dire.

Cito una frase “rubata” da un sito dell’usato:
[...] Da una parte i bambini crescono in fretta, e le loro necessità cambiano altrettanto velocemente, dall’altra lo spazio in casa è poco, non si può tenere tutto e ci sono davvero tante cose che possono avere ancora un’interessante valore sul mercato, che siano vestiti e giochi o ancora di più attrezzature come lettini o carrozzine [...]

La Nana gira sempre felicissima per casa con un peluche di Winny The Pooh comprato all’usato (3,00 €).
Il Nano Puzzolone indossa abbigliamento strepitoso e nuovissimo di altri bambini ora più grandi di lui, regalati da nostri carissimi amici.
Dove nasce il problema?

Pensate forse che l’abbigliamento e gli oggetti dei “MEGA STORE” siano più puliti?
Pensate che i vostri figli e anche voi di conseguenza, meritiate di più che l’usato non vi si addica e soprattutto non sia igienico????? Allora perchè andate al ristorante e mangiate in piatti dove hanno mangiato migliaia di altre persone (e non garantisco per il loro stato di salute) o andate a fare colazione al bar dove milioni di bocche dalle più sane alle più raffreddate, sono state a contatto con quelle tazzine!

Qualcuno un giorno mi disse “Se non avessi soldi, preferirei mangiare uova sode pur di far vestire bene i miei figli”.
Bene, le uova sode le mangiamo, ci piacciono nell’insalata. I nostri bimbi non vestono “PRAGA” o “DOCCE E GABINETTI” ma sono sempre vestiti bene.
Ci preoccupiamo della loro salute più che della “qualità” del loro abbigliamento e qualche volta, anche noi ovviamente compriamo vestitini nuovi ma vi garantisco che, se dovessi mettervi su un tavolo 10 pantaloni di cui 5 presi all’usato, VOI con la puzza sotto il naso, non riuscireste a indicarmeli!


Filed under: Comic, Commedia, Società, Varie Tagged: Negozio dell'usato, usato

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