Andrea D'Addio: Grillo non è anti-tedesco

Creato il 05 marzo 2013 da Uvl @uvillanilubelli
Domenica scorsa Andrea D'Addio, giornalista e blogger, ha intervistato Beppe Grillo per il giornale tedesco Bild am Sonntag. Il blog di Andrea, punto di riferimento di tutti gli italiani (e non solo) a Berlino è Berlino Cacio e Pepe. Lo potete seguire anche su twitter @daddioandrea.
L'ho contattato per fargli qualche domanda sul M5S e Beppe Grillo.
Il successo del M5S è un problema in più per l'Italia o una possibile soluzione dei problemi del nostro paese?Purtroppo alla luce del risultato degli altri partiti il successo del Movimento 5 Stelle porta un clima di incertezza. Se il centrosinistra avesse vinto bene penso che tutti, compresi gli elettori del Pd, avrebbero visto di buon occhio il controllo che il Movimento 5 stelle avrebbe esercitato sull'attività di governo dei loro stessi eletti. Lo scenario politico ora è così difficile da definire che è impossibile emettere giudizi definitivi. Possiamo solo aspettare e vedere.
Come interpreti le posizioni anti-tedesche di Grillo?Si può parlare di Germania e tedeschi da tanti punti di vista: storico, politico, economico, sociale e così via. A me Grillo non è mai sembrato anti-tedesco, anzi, quando l'ho conosciuto a Berlino e con lui abbiamo girato per la città parlando di storia e attualità, mi ha dimostrato grande ammirazione per i tedeschi, per la loro forza di rinascere dopo la guerra e per il modello di città creato con Berlino dopo la caduta del muro.
Anche nell'intervista che mi ha rilasciato ha sottolineato come gli investimenti tedeschi sono e saranno sempre i benvenuti in Italia. Un conto sono le battute o le sparate fatte per un titolo, un altro è la realtà. E nella realtà Grillo non è anti-tedesco.
Grillo rilascia interviste solo a giornali stranieri. Non pensi che si poco credibile non avere un dialogo con la stampa? È in gioco anche la credibilità e la serietà del paese.Penso che Grillo, a breve, rilascerà interviste anche ai media italiani. Lui è contro i finanziamenti pubblici all'editoria e, dalla sua prospettiva, ogni volta che i grandi media italiani si sono relazionati con lui non lo hanno fatto in maniera imparziale. Se Grillo non parlasse con nessuno sarebbe un conto e sarebbe negativo. Ma visto che i suoi pensieri arrivano comunque alla gente e che si offre al contraddittorio grazie alle interviste rilasciate alla stampa straniera, non vedo un deficit di informazione.
La stampa italiana ha evidentemente sottovalutato il fenomeno M5S, perché secondo te?Non riesco a fare un discorso generale e vivendo all'estero da anni ho una percezione diversa delle cose. Sicuramente Grillo ha ribaltato l'idea che, grazie a Berlusconi, si era fatta strada nella mentalità di quasi tutti noi italiani, media compresi, ovvero che per fare politica a grandi livelli si debbano avere i soldi e/o il controllo della televisione. La stampa italiana forse lo ha sottovalutato così come ha sottovalutato per anni l'informazione online. Il successo di Grillo sarebbe stato più facile da preventivare se si fossero monitorati meglio i luoghi in cui ormai avviene il vero confronto politico tra le persone comuni: ovvero online.   twitter @uvillanilubelli

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