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Il 25 luglio non è un giorno qualunque, per la memoria di tutti gli appassionati del mare e non solo, è una data triste, infatti, in questo giorno nel lontano 1956 avvenne un incidente navale, al quanto controverso per alcuni, che coinvolse una nave italiana, non una nave qualunque, ma una delle più belle, più grandi e veloci per quei tempi nonché orgoglio tutto italiano: Andrea Doria.
Le procedure d’emergenza erano migliorate di molto rispetto agli anni precedenti, tuttavia in quest’incidente persero la vita ben 46 passeggeri, tutti quelli la cui cabina era ubicata nella zona coinvolta dall'urto con la nave svedese Stockholm e la nave italiana dopo ore di agonia si adagiò sul fondale a 75 metri di profondità, dove negli anni sciacalli ne hanno depredato i suoi tesori.
L'incidente è stato analizzato e ripreso da molti, ognuno con la propria teoria su come si poteva evitare o salvare la nave dall'affondare, tutti a rimpiangere quel capolavoro d'ingegneria ed i suoi raffinati e pregiati interni costati non poco alla compagnia armatrice dell'epoca, insomma un vero peccato che la sua vita in mare sia durata solo 3 anni...
Sono convinto che se si potesse "magicamente" tornare in quell'anno, anche solo per qualche ora, giusto il tempo di fare qualche domanda sottobordo prima dell'ultima partenza della DORIA, e chiedere alla gente di porto o gente comune: quanto durerà la vita in mare di questa raffinata nave?
Sicuramente in molti avrebbero risposto che la nave avrebbe visto il nuovo millennio, nelle ipotesi peggiori sarebbe arrivata negli anni novanta in perfetta forma, oppure ancora peggio (da leggere in senso ironico) vista la nostra tradizione marinara e la nostra voglia di non buttare nulla, una volta terminata la sua vita in mare, sarebbe diventata un visitatissimo ed invidiatissimo museo tipo Rotterdam...il ritorno alla realtà è brutale, in questo caso ancora più crudele perchè tutti sappiamo come è finita!
Soffermiamoci un attimo intorno agli anni 50, sempre "magicamente" potendo chiedere in un porto qualunque: una nave passeggeri, di medie dimensioni, scarna e poco raffinata internamente, con una prua rinforzata per attraversare i mari ghiacciati, di nome Stockholm fino a quanto potrà navigare?
Anche qui, quasi sicuramente, in molti gli avrebbero dato un ventennio di vita in mare alla nave, sbilanciandosi magari qualcuno avrebbe azzardato una trentina di anni...invece il ritorno alla realtà è brutale e crudele poiché questa nave, anche se completamente ricostruita e con un nuovo nome Athena ancora oggi nel 2013 è in giro per i mari del mondo, precisamente marinetraffic.com come ultimo porto segnala Marsiglia, dove la nave non emette più segnali da una decina di giorni,anche se credo che la nave in realtà sia ferma, causa problemi non meglio precisati dei proprietari.
Il crudele destino ha dato una seconda ed anche terza vita al vecchio Stockholm, molti appassionati sicuramente ricorderanno la sua permanenza in Italia, nel lontano 1989, quando dopo una sosta in cantiere, la nave ne usci trasformata, migliorata tecnicamente con un nuovo nome per intraprendere la sua terza vita da nave da crociera fino ai giorni nostri, dove dopo numerosi cambi di proprietà e nomi, oggi è Athena per la compagnia Classic International Cruises, di cui è difficile avere delle news aggiornate dato che le ultime info sono datate novembre 2012.
Vi lascio con una frase d'autore: Accadono cose che sono come domande, passa un minuto oppure anni, e poi la vita risponde. Alessandro Baricco
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