“All’età di sette anni sono rimasto folgorato da un servizio televisivo sul grande Freddie Mercury. A quel punto ho deciso di dedicare la mia vita alla musica”. Si è raccontato ai microfoni di FutuRadio Web Andrea Petrucci, cantante classe 1981 di Ascoli Piceno. A giugno è uscito il suo album (acquistabile nei negozi di dischi o su iTunes) dopo una lunga carriera iniziata tanti anni fa, dapprima con le cover band. Ma non solo. Molti concorsi e molte partecipazioni ad eventi musicali hanno formato Andrea prima di iniziare a scrivere e a comporre materiale inedito. E a FutuRadio Web ha spiegato come è nato il suo ultimo lavoro che lo ha spinto, tra le altre cose, a trasferirsi a Milano. “Per raggiungere un obiettivo, in un mondo particolare quale è quello della musica – ha osservato Andrea nel corso dell’intervento radiofonico nel programma Tempi Moderni –, bisogna seguire una propria linea, avere una propria visione. Certo, è necessario anche sapere ascoltare i consigli altrui, apprendere il più possibile. E poi, naturalmente, registrare demo e farle ascoltare. Ma è fondamentale, a mio avviso, rimanere se stessi e non farsi riempire la testa da chissà cosa. Ampliare la visuale, senza però mai perdere di vista il proprio percorso”. Del resto, ha in seguito chiosato Andrea, “fare musica è attualmente molto difficile”.
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