Andrea Vallosio – Foto di Massimo Pinca
Nello sport, come nella vita, ci sono passaggi determinanti, per crescere ed affermarsi. Prendono forme diverse ma sempre lasciano il segno, nel bene e nel male. Nella stagione 2012-2013 lo spadista torinese Andrea Vallosio, cresciuto all’Accademia Scherma Marchesa, club nel quale ancora oggi si allena seguito passo passo dal suo maestro, Dario Chiadò, è chiamato a compiere uno di questi passaggi significativi, quello del salto dai Giovani agli Assoluti.
<<Sarà per Andrea – sottolinea il maestro Chiadò – un anno delicato, come sempre succede quando si cambia categoria. Ci stiamo preparando. Andrea si allena due volte al giorno. Al mattino segue un programma di potenziamento, alla sera tecnico. Non lasciamo nulla al caso>>.
All’orizzonte anche un cambio radicale sotto il profilo degli studi: <<Andrea diventerà universitario (Scienze Politiche) e cambierà anche in questo settore il modo di gestire il tempo. Dall’obbligo di frequenza di prima passerà a una maggiore autonomia>>. Parliamo di gare. A quando la prima?: <<Sarà in dicembre, a Ravenna. Gara Open che vedrà al via i migliori specialisti d’Italia. Un ottimo test per verificare lo stato di preparazione. A proposito di test Andrea ha già partecipato, a fine luglio inizio agosto, ad uno dei collegiali pre-olimpici, dimostrandosi all’altezza dei grandi. Un bel 2° posto nel girone che, se pur senza le tensioni della gara maggiore, gli e ci ha fatto intendere di non essere tanto lontani dal livello degli Assoluti. Prima di Ravenna Andrea prenderà il via in qualche gara del circuito Europeo Under 23. Un modo per rimanere in allenamento agonistico e verificare in pedana il lavoro che stiamo compiendo in sala>>. Obiettivi stagionali?: <<Ci piace non esasperare il concetto e fare passi graduali, fondamentali nel percorso di crescita di un atleta. Direi pertanto gli Europei under 23 e l’ottenimento di buoni piazzamenti nelle gare nazionali. Questo consentirebbe ad Andrea di scendere in gara in qualche prova di Coppa del Mondo Assoluta. Nel complesso è questa una fase delicata della preparazione poiché dal giugno dello scorso anno Andrea non si è più misurato in gare vere, a causa di questo passaggio nella categoria maggiore. Alterniamo pertanto momenti di carico a fasi di scarico>>. Su quale aspetto tecnico state concentrando maggiormente l’attenzione?: <<Sulla forza degli arti inferiori – ha proseguito Dario Chiadò – e sugli appoggi. Aspetti nei quali Andrea può migliorare ancora molto. Diciamo che attualmente la mano e la parte superiore del corpo sono più ispirate di quella inferiore. Molta attenzione viene poi data alla preparazione mentale e atletica. Per la prima Andrea è seguito da circa 1 anno e mezzo dalla psicologa Sonia Chies, con un’intensificazione di lavoro nel periodo più ricco di gare, quando occorre rimanere sempre attenti e concentrati. Per la seconda dalla personalizzazione del lavoro con il preparatore dell’Accademia Scherma Marchesa, Umberto Papurello>>.
La parola d’ordine è dunque quella della massima attenzione al dettaglio, pensando a non perdere mai motivazioni e a tuffarsi con grande convinzione nel fantastico e delicato mondo dei “grandi”.
di Roberto Bertellino
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