Aurelio Andreazzoli su www.asroma.it
NOTIZIE (Roma). Le parole del responsabile tecnico giallorosso rilasciate ai microfoni di Roma Channel alla vigilia della gara di Coppa Italia contro l’Inter prevista per domani sera alle 20.45:”Le condizioni della squadra? Vorrei innanzitutto avere l’opportunità di ringraziare chi ci ha ospitato qui a Novara in un ambiente bellissimo, caratterizzato da tanta accoglienza e simpatia. La preparazione qui ci ha permesso di fare le cose con calma, senza rientrare di fretta, senza ripartire verso l’aeroporto di Milano oggi da Roma. In questa maniera invece è stato tutto molto più agevole: questo era il nostro obiettivo. De Rossi e Pjanic? Miralem non sta bene e non credo che farà parte del gruppo domani, anche se c’è ancora una giornata per valutare le sue condizioni. Daniele, chiaramente, arriva da circa sette giorni in cui ha fatto pochissimo. La situazione sembra migliorata e per noi sarebbe importante già averlo a disposizione Defezioni dell’Inter? Penso che in questo periodo della stagione non ci sia una squadra senza problemi fisici, anche noi ne abbiamo qualcuno. Io so perfettamente che domani sera giocheremo contro un gruppo di undici calciatori, motivatissimi e con un ambiente che ha risposto benissimo. Confidiamo però anche nel nostro pubblico, che ci darà una mano come ha sempre fatto. Non penserei quindi alle loro tante assenze, ma a preparare bene la gara e a darle la giusta importanza”.
“Che rischi ci sono di sottovalutare la partita? – ha poi continuato il tecnico giallorosso -. A questo punto della stagione non credo che sia necessario sottolineare questo aspetto, però questa mattina lo abbiamo fatto lo stesso nella rifinitura. Il centrocampo avversario? Stiamo preparando la partita come facciamo sempre. Vogliamo concentrarci molto sull’Inter. Questa mattina ci siamo soffermati principalmente su quello che dobbiamo fare noi, però conosciamo le caratteristiche degli uomini di Stramaccioni e prenderemo le contromisure per limitare al meglio le loro potenzialità, anche se non conosciamo quale sarà la formazione nerazzurra. Abbiamo le idee chiare per la sfida di domani. Loro hanno molti calciatori di esperienza? Noi non siamo da meno, abbiamo calciatori con una storia importante, fatta di successi e di esperienze. Ci sarà il giusto mix per entrambe le formazioni. Il nostro sistema di gioco varia sempre? Io preferirei avere un sistema di gioco fisso, ma la scelta dipende da tanti fattori: come quello fisico o come quello degli avversari. Il calcio, però, deve avere una filosofia univoca per la squadra. Destro? Lo abbiamo lasciato a riposo nella partita di Torino, dandogli tre-quattro giorni in più di preparazione in vista della gara di domani. Mattia sta acquisendo più sicurezza e noi speriamo proprio che la semifinale sia la sua partita: sia perché al rientro dal primo minuto, sia per il suo passato nelle giovanili dell’Inter. Se quella di domani è la partita più importante della stagione? Anche Palermo lo era, così come la gara contro la Juventus: tutti i match lo sono. A Torino, domenica, siamo riusciti a vincere acquisendo convinzione e riuscendo a prendere altri tre punti in classifica. La partita di domani, per la storia della Società, per il pubblico e per tanti fattori, sarà molto importante, è chiaro. Per me che significato ha? È evidente che andare in finale sarebbe una cosa alla quale io non sono abituato e che mi piacerebbe provare. ù
“Il ritorno del nostro pubblico in trasferta? – ha poi concluso Andreazzoli -. È un piacere, conosciamo bene il loro supporto: lo vediamo sempre nel nostro stadio e lo abbiamo visto domenica a Torino. Io in passato ho visto quanto è stato importante il pubblico giallorosso anche fuori casa. Mi auguro che domani sera possa essere una grande serata di sport, caratterizzato da una bella festa dei nostri calciatori sotto il settore della nostra tifoseria a fine gara. Se sono soddisfatto nel vedere la Lazio raggiunta a quota 51 nella classifica di Serie A? Vedere meno squadre davanti a noi ci dà buone soddisfazioni. Vedremo all’ultima giornata come andrà a finire. Noi non vogliamo farci influenzare mai dalla nostra posizione, però. Dobbiamo solo sfruttare la situazione per incrementare il punteggio parziale. I tragici fatti di ieri a Boston? Un atto vile fatto in una giornata di festa, che raccoglie tutto il mondo: bambini, donne, famiglie intere e disabili. Credo che un gesto simile lasci amarezza e insicurezza sul nostro futuro. Non si può mai essere tranquilli al 100%. Mi immagino quei bambini che hanno vissuto una esperienza così e che rimarranno segnati per tutta la vita. Per questo si chiama terrorismo. Ed è uno degli atti più vili che ci siano”.