BERLINO – Anche Angela Merkel è una donna. E anche a lei piacciono gli uomini, soprattutto gli occhi degli uomini. Lo ha detto lei stessa in un’intervista a tutto tondo a Brigitte, rivista femminile tedesca che ha invitato la cancelliera ad un forum al teatro Maksim Gorky.
Per due ore le redattrici di Brigitte hanno consentito a Frau Merkel di scegliere il tema delle domande. Preferisce parlare di Peer Steinbrueck o di Dio? Frau Merkel evita lo sfidante. E si racconta: ”Sì sono religiosa. E credo che questo segni anche la mia azione politica. Non si può relegare il proprio credo a un angolo della settimana, o a quando si va chiesa”.
Famiglia o amici? La cancelliera sceglie la famiglia, e dice di avere ancora del tempo per la madre e i fratelli, ma di non poter programmare gli incontri con adeguato anticipo. Si sente cancelliera con la mamma, o col marito? ”Assolutamente no, è la risposta. Mica mi sento cancelliera mentre giro un sugo in una pentola!”.
Parlare a voce alta o tacere? La cancelliera sceglie ‘tacere’ e loda il silenzio: ”Sono convinta che parte della mia forza dipenda dal fatto di essere vissuta in campagna, dove c’era molta più quiete”. Ma anche se sapere tacere è ”una rarità nella società di oggi”, e ”troppo facile non eè neppure pensare prima di parlare”, Frau Merkel preferisce comunque la parola. ”Non potrei fare politica se preferissi stare zitta. Da fisico avevo molto spazio per il silenzio, ho scelto altro”.
La Maedchen (ragazza) di Kohl si descrive come una persona ‘‘curiosa nei conforti del prossimo, felice di fare un lavoro che la porta continuamente a contatto con gli altri”. Perché tiene le dita serrate nella ormai celebre figura ‘del rombo’, cavallo di battaglia dei suoi imitatori? ”Credo che tutto nasca dalla questione di dove mettere le mani quando parlo. Anche se forse anche questo dimostra un certo amore per la simmetria”.
E’ vero che dorme pochissimo? ”’Ho buone capacità di riserva, un po’ come un cammello”. Ma da bambina dormiva tanto, e più dei suoi fratelli. Est oppure ovest? ”Parliamo dell’ovest”. E così si scopre che il primo viaggio l’ha portata a San Diego. ”Sono stata in California prima di aver visto il resto d’Europa. Col rammarico di non conoscere ancora Londra e Parigi”. Come le sembro? ”Wunderbar!” E adesso da cancelliera rimpiange di non poter andare in ferie negli Usa, ”non potrei per il jet lag”.
Si può fare il primo ministro se si è una donna con bambini piccoli? ”E’ possibile ma difficile”, risponde a una domanda studiata ad arte per tastare la propensione vera alle pari opportunità, dopo che ha rimandato al 2020 le quote rosa. ”Un cancelliere deve essere a disposizione in qualsiasi momento. E anche una madre di un bambino piccolo deve fare altrettanto. Quindi ci sono casi in cui questa esigenza potrebbe coincidere”.
Fine o inizio? La cancelliera scegli il tema dell‘inizio, e per un futuro mandato al governo vorrebbe occuparsi del cambiamento demografico e della ”crescita”. Declinata però più nel senso di cercare di migliorare la qualità della vita, che il Pil. Donne o uomini? Frau Merkel sceglie di parlare degli uomini. ”Sono certa che tutte le donne in sala preferiscano questo argomento”, scherza. Cosa invidia al genere maschile? La cancelliera è ben contenta di essere donna. Forse le manca solo una cosa in politica, ”una voce più profonda”.