Caratteristiche
L’angelica è una pianta erbacea perenne o biennale che può arrivare anche a due metri di altezza ed è notoriamente molto diffusa nel continente europeo, soprattutto nella parte nord orientale .
In Italia, invece, non cresce spontaneamente, ma solamente all’interno di alcune zone soleggiate e fresche, ma anche molto riparate dal vento in diverse valli delle Alpi e degli Appennini, fino ad arrivare a 3000 metri di altitudine.
La pianta di angelica appartiene alla famiglia delle Apiacee ed è nata principalmente nella parte settentrionale del vecchio continente.
Proprio in Europa questa pianta viene coltivata e impiegata a scopo officinale, soprattutto nella specie archangelica, ma si possono trovare in tutto il continente più di trenta specie diverse, sempre appartenenti all’angelica.
Si tratta di una pianta erbacea che presenta un portamento eretto, dalle foglie dentellate, abbastanza larghe e con una tipica colorazione verde, che si esprime in una tonalità più chiara nella parte inferiore.
I fiori dell’angelica si sviluppano tra giugno e agosto ed hanno, invece, una colorazione giallo-verdastra , mentre i frutti sono degli acheni marroncini che possono contare su due semi.
La specie maggiormente diffusa è sicuramente l’angelica archangelica (che viene chiamata anche Angelica officinalis) che non deve essere assolutamente confusa con l’Angelica silvestris, piuttosto comune nella penisola italiana, ma che si differenzia per un intenso profumo, dimensioni minori e la colorazione dei fiori, che diventa bianco-rosata.
Coltivazione
L’angelica si sviluppa ottimamente in tutte quelle zone che presentano un clima fresco, piuttosto umido, con dei terreni abbastanza profondi e con un buon drenaggio, estremamente ricche di sostanze organiche.
Questa particolare pianta sopporta terreni con ph compreso tra 4.5 e 7, così come riesce a resistere molto alle basse temperature ed alle stagioni invernali piuttosto rigide.
L’angelica deve essere coltivata all’interno di terreni particolarmente fertili, che devono subire notevoli letamazioni e delle concimazioni complete, naturalmente all’inizio di ogni ripresa vegetativa.
La pianta dell’angelica si propaga per seme: tenendo in considerazione il fatto che l’angelica riesce ad arrivare ad altezze piuttosto importanti, è meglio coltivarla in piena terra.
Inoltre, è consigliato fare molta attenzione nel momento in cui si maneggia l’angelica, dato che i suoi succhi risultano particolarmente irritanti per la pelle.
Curiosità
La pianta di Angelica veniva spesso impiegata per diversi trattamenti nel Medioevo e , per tale ragione, finiva non di rado nominata negli erbari, mentre nel Rinascimento era conosciuta come Erba degli Arcangeli, Erba degli Angeli o Erba dello Spirito Santo.
All’interno dei libri di testo, infatti, possiamo trovare frequentemente l’affermazione che il nome della pianta abbia avuto origine dai suoi poteri miracolosi di guarigione sul piano fisico, soprattutto nel corso delle epidemie e delle piaghe che colpivano il vecchio continente.
Principi attivi e proprietà
Le parti più sfruttate della pianta sono le radici, mentre i frutti e le parti aeree vengono utilizzati meno frequentemente.
Ad ogni modo, all’interno delle radici possiamo trovare l’olio essenziale, furanocumarine , cumarine, acido caffeico e clorogenico, sitosterolo, acidi grassi, tannini; nei frutti, invece troviamo olio essenziale, cumarine e furocumarine.
Le principali proprietà benefiche della pianta di angelica sono relativa all’attività antispasmodica, carminativa, antidispeptica e tonica.
L’impiego terapeutico dell’angelica avviene soprattutto per la cura di disturbi come la dispepsia, l’anoressia, turbe psicosomatiche e la dismenorrea.
Inoltre, presenta anche un’azione antispasmolitica, per cui l’angelica si potrebbe utilizzare anche nella cura dell’insonnia nervosa e nella gastralgia.
Ad ogni modo, si dovrebbe trattare di un ottimo antispasmodico che permette di svolgere un’attività benefica sull’elemento nervoso nel momento in cui è la causa del disturbo di cui soffre la persona; le furanocumarine causano la fototossicità della pianta, quindi è meglio evitare, durante il suo utilizzo, prolungate esposizioni al sole.
L’angelicina, invece, è anticonvulsivante e sedativa, mentre l’estratto alcolico della pianta avrebbe una proprietà antibatterica e antifungina, soprattutto contro la Candida albicans.
L’uso esterno, con bagni o linimenti, viene consigliato per il trattamento di dolori di natura reumatica, per via della presenza di polienine, con forti proprietà analgesiche.
Olio essenziale
L’olio essenziale di angelica è formato da pinene, feliandrene, limonene e cumarine, che permettono di svolgere un’azione stimolante sul sistema circolatorio ed immunitario, garantendo anche una buona prevenzione contro le infezioni ed un’attività lenitiva contro i crampi, i dolori intestinali, gonfiori e coliche.
Un bagno completo integrato con l’olio essenziale di angelica permette di stimolare la sudorazione, mentre contro il raffreddore permette di lenire le infiammazioni a livello respiratorio e scoglie il catarro; nei confronti dell’insonnia, con una goccia di essenza sul cuscino aiuta i bambini ad addormentarsi più facilmente, ma è molto utile anche per combattere il mal di testa e la nausea da mal di viaggio.