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Angelo Loforese, di Domenico Gullo

Creato il 10 marzo 2014 da Serenagobbo @SerenaGobbo
Angelo Loforese, di Domenico Gullo

Il maestro Loforese, 93 anni

E’ stato soprannominato “Il tenore con la valigia pronta sotto il letto”. Perché se lo chiamavano per sostituire qualche altro tenore, lui c’era sempre, anche con poche ore di preavviso.

La biografia che Domenico Gullo dedica al maestro Loforese si svolge su due piani, uno attuale, dell’intervista, e uno, in terza persona, ambientato ai tempi in cui il Maestro ancora calcava le scene.
Loforese ha lavorato con alcune delle figure liriche più importanti a livello mondiale: Del Monaco, Corelli, Von Karajan, Callas, Di Stefano… Ed è apparso in quasi tutti i teatri che contano a cavallo dei cinque continenti.

Eppure, la caratteristica principale che si ricava da questa biografia, è la sua modestia, quasi una paura di parlare dei complimenti che riceveva, delle recensioni positive, dei colleghi con cui ha lavorato.
Ancora oggi è capace di stupire chi lo ascolta con una voce potente che esce senza alcuna preparazione e continua a vivere nel mondo della musica impartendo lezioni ad allievi che vengono fin dal Giappone per imparare da lui.
Ho imparato anche qualcosa che non sapevo: che non necessariamente si nasce con un certo registro vocale: il Maestro Loforese era baritono, ed in sette mesi è diventato tenore.

Che bel personaggio.
E la scrittura di Gullo, capace di fermarsi sulla sfumatura di un velluto o sul movimento di un braccio, è quanto di più adatto ci sia a descrivere la stanza del maestro, così piena di ricordi, locandine, spartiti: quasi un luogo fuori dal tempo.
E’ fuori dal tempo anche il mondo lirico in cui il maestro ha vissuto: ora è tutto diverso, dalle tecniche vocali al peso del marketing.

Un motivo in più per abbandonarsi a queste pagine.



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