E’ con immenso piacere che vado a riportare su queste pagine, il piacevolissimo articolo del caro amico Francesco Di Domenico, tratto dal suo Blog con cui mi auguro, di riuscire a realizzare prima o poi un ricettario umoristico
Photo Umberto Astarita©
Angie Cafiero è di Meta di Sorrento.
In costiera si può essere di qualsiasi posto ma si è tutti sorrentini.
La Regina della costiera, la femmina Sorrento fagocita tutto con la sua bellezza. Appena finisce Castellammare e iniziano le curve femminili tonde e sinuose, comincia la magia. Iniziano due cose, i limoni con le sue foglie luccicanti di verde francese e l’azzurro. L’aria diventa frizzante e blu.
Puoi andarci nell’inverno più buio, appena comincia la costiera tutto è azzurro.
Angie Cafiero è figlia di questo azzurro.
Non è catalogabile quello che fa, si potrebbe definire multimedialità ma è di più, “per brevità – come dice di sé De Gregori – chiamato artista”.
Ecco, Angie Cafiero è un’artista, per brevità o per onnicomprensione, una Andy Warhol sorrentina, dove l’arte è tutto, compreso l’odore che per Warhol era per definizione l’ultima arte.
E l’odore è essenzialmente il cibo, l’arte del cucinare, l’alibi che le permette di entrare nel mondo della comunicazione dove lei, esperta gastronoma poi spadroneggia, muovendosi su tutto, penetrando in tutte le arti, promuovendo tutto ciò che è fantasia e genio.
Cominciando dalla fotografia, alla musica, al teatro e alla pittura/scultura, tutto per segnalare, ove mai ce ne fosse bisogno, che Sorrento è la regina del mondo nell’ospitare e che sulla scogliera “tutto si può”. E Angie può.
Quest’antologia, presentata ad aprile in costiera, contiene il suo primo racconto pubblicato in tomo che ha avuto l’onore di essere recitato nella XV Edizione del Premio Massimo Troisi.
Angie è anche scrittrice di humour e umanità varia.
Dobbiamo scavare a fondo, ma molto a fondo, per vedere cosa Angie Cafiero, non è, ma sarà difficile.