L'ex all black spiega la difesa degli Stormers
I segreti della difesa degli Stormers in quattro punti:- perché è così difficile rompere la linea degli Stormer
- la difesa accentrante degli Stormer
- perché Jean de Villiers è così pericoloso anche quando gli Stormer non sono in possesso di palla
- i punti deboli della difesa
2 - La maggior parte delle squadre giocano la difesa tradizionale cercando di costringere gli avversari all'esterno facendo mancare loro gli spazi fino a spingerli in touche. Ciò si attua concentrandosi sul lato interno degli avversari e costringendo così chi attacca a spostarsi verso l'esterno.
Anche gli Stormers attuano questa tecnica, ma sono più veloci degli altri a cambiare direzione e ad effettuare un movimento accentrante con i propri due o tre giocatori più esterni. Ciò permette di distrarre l'apertura o il centro costringendolo a rispostare l'azione verso l'interno, dove gli Stormers hanno giocatori molto forti fisicamente e veloci nella mischia aperta in grado di rubare palla. Se invece il mediano prosegue nelle sue intenzioni di andare all'esterno, i ricevitori rischiano di trovarsi subito placcati o meglio i difensori possono intercettare il pallone.
3- Jean de Villiers è l'anima di questa difesa e o si unisce ai giocatori che si accentrano o va per l'intercetto riuscendo a leggere il gioco avversario con una frazione di anticipo rispetto agli altri. Se avesse qualche giocatore di maggior classe, potrebbe essere ancora più pericoloso.
4 - come in ogni scommessa, e la difesa accentrante è considerata una scommessa da molti, arrivano i rischi. Quando i giocatori si accentrano infatti si aprono spazi che possono essere sfruttati da una buona apertura per un passaggio molto lungo a scavalcare la difesa per liberare un'ala sulla fascia. Una tecnica che consiste anch'essa in una scommessa, infatti se il passaggio non è calibrato a dovere, rischia o di uscire, poco male, o di finire nelle mani di un avversario.
Un altra contromisura può essere quella di sfruttare il momento in cui i difensori cambiano direzione dall'esterno all'interno, un attimo molto delicato che può essere sfruttato da chi attacca se e solo se è in grado di reagire più velocemente di de Villiers, che costantemente staziona nel punto di rottura tra chi ancora spinge all'esterno e chi già si accentra.
Testo di Justin Marshall
Tradotto ed adattato da Diego Ghirardi
Da http://www.nzherald.co.nz/rugby/news/article.cfm?c_id=80&objectid=11219564