Tempo fa si parlava del perchè certi comici, inclusa Sabina Guzzanti, peggiorano con il passare del tempo.
Poi il solito Carlo ha tranciato la discussione con una delle sue affermazioni definitive: “Perchè sono vent’anni che ci propinano le stesse cose e, a lungo andare, rompono il cazzo.”
Ecco, dopo aver visto il secondo Aniene su Sky devo dire che invece il Guzzanti maschio vive in un altro pianeta, se riesce ancora – dopo gli stessi vent’anni – a fare cose di tanta intelligenza e originalità.
Persino la riproposizione di vecchi personaggi (Lorenzo, padre Pizarro) non ha assolutamente nulla di ripetitivo o di macchiettistico, riuscendo ad aderire alla perfezione ai tempi moderni.
E poi anche questa volta ci sono stati passaggi geniali: il gemello di Tremonti che parla dell’economia come dovrebbe essere, le primarie del PD.
L’unico travestimento che non mi ha mai fatto impazzire è Vulvia, che trovo banale e al livello del Kazzenger di Crozza, ovvero un siparietto di cazzate fatto per conquistare risate facili.
Ma per fortuna stavolta Vulvia non c’era.