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Anila Hanxhari contro Tiziano Scarpa. Stabat Mater in tribunale con l’accusa di “elaborazione creativa non consentita”. E alcune riflessioni di Iannozzi Giuseppe

Creato il 17 maggio 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

FONTE: http://affaritaliani.libero.it/

Anila Hanxhari contro Tiziano Scarpa. Stabat Mater in tribunale con l’accusa di “elaborazione creativa non consentita”. E alcune riflessioni di Iannozzi Giuseppe
Già un paio d’anni fa, “Stabat Mater”, il romanzo pubblicato da Einaudi con cui Tiziano Scarpa ha vinto l’edizione 2009 del Premio Strega, è stato al centro di una polemica, sulla sua presunta somiglianza con “Lavinia fuggita” di Anna Banti. Adesso una poetessa albanese, Anila Hanxhari, porta Scarpa in tribunale (per la precisione quello di Venezia, dove il prossimo 13 luglio è fissata l’udienza): come raccontato stamattina da Repubblica, infatti, “secondo la citazione depositata dall’avvocato Lola Aristone di Pescara, non di plagio si tratterebbe ma di ‘elaborazione creativa non consentita’: ’Scarpa – precisa – ha sicuramente aggiunto propri elementi creativi, ma non sufficienti a mascherare le parti rielaborate, le somiglianze, i calchi letterari’. Abbastanza, conclude, per una ‘violazione del diritto d’autore’. Ora la Hanxhari, che secondo l’atto di citazione nel 2008 ha mandato a Einaudi e Mondadori il manoscritto del suo romanzo inedito “Maria delle caramelle”, chiede un risarcimento “pari quanto meno agli utili conseguiti dalla vendita di ‘Stabat Mater’“, e “che sia aggiunta nel romanzo Einaudi la postilla che parti di esso sono state ispirate da ‘Maria delle caramelle’“.
Tiziano Scarpa preferisce non fare commenti, mentre a Repubblica Ernesto Franco, direttore generale della casa editrice torinese, dichiara: “Sono accuse totalmente inconsistenti. Dimostreremo per vie legali la verità dei fatti”. Dal canto suo, Anila Hanxhari racconta la propria sofferenza: “(…) Per un esordiente è terribile veder usato e cancellato il proprio lavoro: se (il ‘Maria delle caramelle’, ndr) uscisse ora parrebbe copiato da un libro famoso”. Ma sotto accusa non ci sarebbe solo “Stabat Mater”: nell’atto di citazione, infatti, si legge: “E’ altresì noto che Tiziano Scarpa, dopo il successo di ‘Stabat mater’, ha pubblicato ‘Le cose fondamentali’ con l’Editrice Einaudi e ‘La vita, non il mondo’ con Laterza Editore. E’ doveroso segnalare in questa sede che anche in questi testi si rinvengono delle sorprendenti somiglianze con il citato romanzo ‘Maria delle Caramelle’…”.
Qui l’articolo originale su Affari italiani


Alcune mie riflessioni su questo caso

Anila Hanxhari contro Tiziano Scarpa. Stabat Mater in tribunale con l’accusa di “elaborazione creativa non consentita”. E alcune riflessioni di Iannozzi Giuseppe
Tiziano Scarpa ha copiato da un romanzo inedito di Anila Hanxhari? La sentenza dal tribunale di Venezia non è ancora stata emessa; tuttavia la poetessa Anila Hanxhari aveva presentato il suo romanzo “Maria delle caramelle” in Einaudi nel 2008. Il suo libro è a tutt’oggi inedito. Anila Hanxhari asserisce che Stabat Mater è una rielaborazione del suo romanzo, romanzo che era stato presentato proprio in Einaudi. Che cosa è successo?

Se Tiziano Scarpa ha davvero copiato dalla poetessa Anila Hanxhari, allora sarebbe più che mai giusto che a Scarpa venga immediatamente ritirato il Premio Strega; che risarcisca Anila Hanxhari, e che Stabat Mater venga subito ritirato dalle librerie.

Non c’è ancora una sentenza contro Tiziano Scarpa. C’è però una bella denuncia, e non è la prima volta per Stabat Mater. La prima volta Scarpa fu accusato d’aver scopiazzato da un racconto degli anni 50. Non se ne fece nulla. Ma oggi c’è una giovane autrice che aveva inviato il suo romanzo proprio all’attenzione dell’editore Einaudi. Ora io mi chiedo: com’è possibile che Scarpa abbia scritto o riscritto la storia di Anila Hanxhari? Bisogna dunque capire bene e a fondo che cosa è realmente accaduto, se Tiziano Scarpa ha avuto modo di leggere il lavoro di Anila Hanxhari e se dal lavoro della poetessa abbia attinto e quanto. Se verrà dimostrato in maniera inequivocabile che Tiziano Scarpa ha copiato in toto, in parte, o che abbia anche solo preso ispirazione dal romanzo a tutt’oggi inedito di Anila Hanxhari, allora e solo allora si potrà crocifiggere Scarpa. Per il momento c’è una accusa di “elaborazione creativa non consentita” (o plagio che dir si voglia) e una sentenza che sarà emessa nel mese di luglio.

iannozzi giuseppe


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