Scritto da: Grazia Franco 19 gennaio 2014 in News Inserisci un commento
Considerando l’impegno che molti scienziati investono per la salvaguardia di specie animali che rischiano di sparire (vedi il caso elefanti in India, o quello dei leoni in Senegal), è eticamente giusto o logicamente sensato che degli esemplari di quelle stesse specie in pericolo vengano sfruttati per l’esibizioni circensi?
Nel 2009 il Comune di Bologna, appoggiato dal Consiglio provinciale della città, aveva emesso un’ordinanza con la quale si vietava nel territorio di competenza l’installazione di circhi che utilizzassero leoni, tigri, elefanti e/o rinoceronti nei loro spettacoli.
Il Tar di Bologna ha però dichiarato nullo il provvedimento, previa sospensiva dell’efficacia,“nella parte in cui vieta, nel territorio comunale, l’uso e l’attendamento all’interno della struttura circense, di una serie di animali elencati nell’articolo 16 del Regolamento comunale di tutela della fauna urbana O.d.g. n.90 del 17.04.2009, P.g.n. 59589/2009, disponendo, altresì, che il mancato rispetto della norma medesima comporta il diniego della concessione di suolo pubblico per l’istallazione delle strutture inerenti all’attività”.
Inoltre il giudice ha condannato l’amministrazione comunale bolognese al “pagamento delle spese che si liquidano in euro 2000 oltre ad accessori di legge”. Il ricorso era stato presentato dala fondazione Global Circus e dall’Ente Nazionale Circhi per mezzo degli avvocati Giulio Cerceo e Gualtiero Pittalis.
Gli animalisti della zona sono insorti, manifestando travestiti da Moira Orfei, che nell’immaginario collettivo è in primo piano per il mondo circense.
Via | Repubblica
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