particolare
Anime millenarie,
monumenti viventi,
silenti testimoni delle gesta
umane, lungo la via Traiana.
in su la cima
L’aratro e la spada,
sangue e sudore,
il callo e la ferita,
tra gioie e dolori nell’eterno
rincorrersi, falce di luna e sole pieno.
monumenti viventi
Trascorre l’umano divenire,
e l’osservo velato
tra le rugose pieghe
nel tuo antico imponente volto,
imperturbabile e sereno.
verso la luce
Il pianto del creaturo e
i pascoli a brucare,
all’ombra dell’olivastro,
generoso grembo e riparo del fringuello.
il tocco
I raccolti e i falò,
e il grano al setaccio
e la pula al vento
tra le tue smeriglie fronde.
rughe millenarie
Il maestro che ti piega
lento e gelido e
lo scirocco dell’arsura
come fuoco e il fuoco
delle piogge, da solstizio a solstizio.
come le montagne
E tu, immagine eterna
che per mano umana
hai fruttificato, reso al mondo
essenziale l’unguento,
formula d’ogni saggezza.
intrecci
Umile immagine
d’infinita sopportazione…
tra le trame calcaree
a meridione.
Presi alla roccia
qui stiamo bene, insieme
ad osservare il tempo,
l’uomo, il divenire e il mare.
trame calcaree
E al tramonto
alla laura selva lo sguardo
presto andando risale.
Per il “Parco Monumentale degli Ulivi della Via Traiana“.
foto: chicco saponaro – versi: giuseppe vinci