Oggi vi invito a una lettura non convenzionale. Un classico, che vi porterà certamente in una dimensione magica e onirica. Anna Maria Ortese: una scrittrice raffinata, testimone dell’Italia novecentesca.
Chi ha avuto occasione di conoscerla o di intervistarla, parla di lei come di una donna schiva, allucinata, dedita alla letteratura, non solo come manifestazione artistica, ma come mestiere. “Si scrive perché si cerca compagnia, poi si pubblica perché gli editori danno un po' di denaro”, anticipando un’idea sulla professionalità della cultura molto moderna e purtroppo ancora poco italiana. E’ il 1937 e la Ortese strappa a Bompiani un contratto che le garantiva la pubblicazione del suo primo volume e di quelli che seguiranno. In realtà la Ortese aveva già pubblicato una poesia,
Suggestiva e provocatoria ammette la sua ignoranza, però usa la penna in modo magistrale; certo, non conosce D’annunzio, ma al tempo stesso non dimentica di usare la lettera maiuscola quando si riferisce al Vate.
La sua biografia non può non incuriosire: è una donna, è meridionale, è ignorante in pieno regime fascista.
Questo è solo il primo libro, ma la Ortese è già divenuta una zingara. Infedele a quasi tutti gli editori; infedele al genere letterario di riferimento, scriverà letteratura fantastico-evocativa, scrittura teatrale, reportage, , inchieste giornalistiche , persino un racconto del Giro d’Italia per l’Unità, dimostrando non solo grande professionalità e disponibilità alla scrittura, ma anche una ecletticità rara; zingara perché cambierà continuamente città, al dolore più grande, quando nel 1954 lascerà la sua città adottiva, dopo lo scandalo di Il mare non bagna Napoli, seguiranno i giorni milanesi, le difficoltà economiche in Liguria, la fatica de Il porto di Toledo, il successo con il premio Strega, la possibilità di usufruire della legge Bacchelli…
Questa però è un’altra storia, io ho prediletto il suo esordio letterario, per ricordarla giovane, ma già consapevole della sua convinzione di vivere di letteratura e per la letteratura, orgogliosamente e ostinatamente coerente nonostante una vita ai margini.
Approfondimenti L.Clerici Apparizione e visione . Mondadori
Giulia Venditti