Anna Pantanali, responsabile ufficio marketing del Molino Moras di Trivignano Udinese sarà relatrice durante il workshop di domani presso l'I.S.I.S. Bonaldo Stringher. La giornata di formazione concluderà il Progetto You Stringher destinato ai ragazzi della sezione turistica dell'istituto. Le abbiamo chiesto di raccontarci la sua visione dei social media come strumento di sviluppo per la regione Friuli Venezia Giulia, per le piccole aziende e la comunità.
- I social network sono stati una rivoluzione profonda nel mondo dei rapporti personali e commerciali. La presenza seria, al loro interno, è diventata una scelta obbligata. Come si può definire il processo che vi ha portato ad essere degli esempi per la comunità sui social network?
Il processo per la presenza di Molino Moras sui social network non è stato semplice e a mio avviso c'è ancora moltissima strada da fare ... Far comprendere a generazioni diverse dalla mia che i social network non sono un gioco ma uno strumento reale ed importante per la pubblicità, la visibilità ma soprattutto per il contatto e il dialogo con il cliente, è un lavoro arduo, impegnativo e bisogna crederci fortemente .
Ad esempio: prima di aprire la pagina Facebook, ho frequentato diversi corsi o sono venuta in contatto con professionisti del web; volevo infatti capire i sistemi di funzionamento, le modalità di utilizzo, le potenzialità e sfruttare quindi i social nel miglior modo possibile e in maniera professionale.
Il mio consiglio è di farsi seguire, documentarsi, stare attenti alle novità, alle modifiche e ovviamente chiedere aiuto a professionisti quando non ci si sente sicuri... poi è tutta una questione di pratica, si comprendono e si usano meglio man mano che si lavora.
- Il Friuli Venezia Giulia ha un grande potenziale turistico essendo presenti sul territorio diversi ambienti morfologici, poliedrici ambiti culturali, una storia secolare, che ha lasciato il segno in ogni dove. Come si possono aiutare gli artigiani del turismo regionale nell'evoluzione verso un approccio innovativo del comunicare all'esterno le preziosità delle idee, progetti e servizi studiati all'interno delle aziende?
A mio avviso ci vorrebbero maggiori aiuti dalle istituzioni, associazioni di categoria, ecc... il miglior modo per aiutare è prima di tutto far conoscere! Sono ancora in tanti a non sapere che esistono i social network, e tantissimi che non sanno che si possono e si dovrebbero utilizzare per lavoro.
Incontri e convegni che aiutino a divulgare informazioni riguardo i social network e corsi specifici per il loro utilizzo sono gli strumenti migliori. Va dà se che poi ogni azienda trovi le giuste risorse al suo interno che si dedichino a questo lavoro con attenzione e dedizione.
- La cultura è un lascia passare straordinario per solcare il futuro. Tuttavia, può anche essere una catena immobilizzante. Alcune aree del Friuli vivono quest'ambiguità di fondo data dalla mentalità popolare a confronto con le "velocità del mondo". I social network come possono essere utili per l'evoluzione e il cambiamento della mentalità di quelle popolazioni ancora diffidenti e rifiutanti qualsiasi forma di turismo (dall'enogastronomia in poi)?
I Social network per loro natura sono evoluti ed in continuo cambiamento, quindi solo il fatto di iniziare ad utilizzarli innesca un meccanismo di trasformazione profonda. Ci si rende conto di quanto siamo vicini e interconnessi a livello globale e si viene a contatto con tantissime realtà, situazioni, informazioni che portano all'"apertura" Una mentalità bloccata però non si muove da sola, il ruolo dei giovani è fondamentale in questo salto... solo noi possiamo far vedere, far capire e aiutare a credere! Ci vuole grande determinazione per convincere gli scettici e gli increduli!
- Il mondo oltre i social network come ve lo immaginate? Riuscite a ipotizzare che cosa verrà dopo l'invenzione strabiliante di Facebook e quali saranno i canali da coltivare per mantenere, rinsaldare e rinnovare il rapporto con il cliente/ospite/consumatore?
Difficile ipotizzare cosa avverrà ... ma credo una cosa, i social network ci stanno riportando al passato, quel che dico può sembrare strano ma ora cerco di spiegarmi.
Il canale è nuovo ma i principi di base sono antichi come il mondo: il passaparola e la fiducia.
Per scegliere una azienda non ci interessa quanto è bella, divertente, frizzante la nuova pubblicità ... quel che conta è quel che dicono le persone di quel prodotto o servizio, come si sono trovate, che cosa ci consigliano, che cosa hanno da raccontarci. Queste persone grazie ai nuovi sistemi di comunicazione possono essere lontane anche 1000 km ma sono invece vicinissime ... possiamo contattarle con un clic, c'è più informalità e le barriere, di qualunque genere siano, si abbattono velocemente.
Credo sempre di più quindi che non saranno le aziende a comunicare ma saranno i loro clienti a farlo... per l'azienda sarà quindi importante far comprendere i suoi valori, i suoi punti di forza, le sue peculiarità ma saranno poi i clienti a raccontarseli gli uni agli altri.
Che il prodotto deve essere di qualità è basilare... a fare la differenza sono l'atteggiamento, il modo, quindi il COME si vende.
Essere veri e trasparenti è fondamentale... Ci sono quindi grandi opportunità da poter sfruttare ma con grande attenzione!
- Che cosa significa per voi essere relatori durante la giornata di formazione "Il Web per la ristorazione e ricettività"?
Sono lusingata e felice di essere stata chiamata a raccontare la mia esperienza. Penso e spero possa essere utile conoscere quanto può essere impegnativo dedicarsi al web ma soprattutto quanto può essere dura la strada per farsi sentire! Solo chi è determinato, ce la mette tutta e ci crede può farcela. Mai mollare ... la tenacia credo sia davvero fondamentale per chi decide di percorrere questa strada soprattutto in una regione come la nostra dove la mentalità è ancora un po' chiusa e dove tutti sono molto diffidenti.
È possibile cambiare le cose, basta crederci!