Italiano: Cremona, liuteria. (Photo credit: Wikipedia)
Prima di tutto mi presento: sono liutaio, mio marito ed io abbiamo un laboratorio in centro città da diversi anni. Abbiamo frequentato la scuola di Cremona e ci siamo diplomati nel 1982.
Ho letto gli interventi che si sono succeduti nelle ultime settimane e purtroppo devo dire che, anche in questa sede, la voce che manca è quella dei liutai.
Se si vuole parlare di liuteria contemporanea, della situazione attuale a Cremona, dei problemi e delle prospettive della liuteria e dei liutai, sarebbe meglio PRIMA interpellare i diretti interessati. Solitamente la scusa, stando almeno ai ‘fondi’ di qualche amanuense locale, è che si tratta di categoria litigiosa, che pensa solo al proprio orticello, insomma di individui gretti ed ignoranti, che non mostrano gratitudine verso chi impegna tempo e/o soldi per far finalmente conoscere il nome di Cremona nel mondo, sconosciuto ai più prima di questo o quel particolare evento.
Purtroppo, e non da ora, la liuteria contemporanea è considerata solo in funzione di cosa e quanto può far guadagnare al politico in cerca di visibilità, all’imprenditore che deve acquistare riconoscenza, al banchetto che vende paccottiglia più o meno in tema con riconoscimenti vari.
La cosa migliore che potrebbe accadere alla liuteria sarebbe che, finalmente, i partiti si trovassero un altro ‘giocattolo’ da smontare.
Avete già fatto abbastanza danni, state lontano dalla liuteria e dai liutai! Quando potevate fare qualcosa (e siamo al ‘solito’ progetto degli ex Monasteri), non avete capito che tesoro avevate per le mani, e allora eravate ‘la’ maggioranza. Poi, quando la frittata si è girata, da ‘opposizione’ non avete saputo o voluto difendere quel progetto, avete lasciato che tutto andasse in malora. La scuola è stata trasferita in una sede del tutto inadatta ad ospitarla. Il museo, che non ho ancora capito per quale visitatore ‘tipo’ sia stato pensato, ha trovato una collocazione in un contesto altrettanto inadatto, si è delegato al privato che ha avuto mano libera su tutto, neanche si trattasse della ristrutturazione di casa prorpia. Parlare di ‘carenza di informazioni’ equivale ad una battuta di spirito, qui siamo a livello dei Misteri di Fatima. E che dire del Consorzio, che sta diventando LA liuteria contemporanea cremonese in giro per il mondo, senza avere ne’ la titolarità ne’ l’autorevolezza per dichiararsi rappresentante unico della liuteria cremonese di oggi.
Ci sarebbe da dire tanto sul tema ‘liuteria’, però dovrebbero cominciare a parlare i liutai. E qualcuno dovrebbe prendersi la briga di ascoltare quello che hanno da dire.
Annamaria Menta