Sono in attesa di salpare
e intanto vivo
vivo intensamente
né mi rallenta la corsa
sapere che non resterà altro di me
se non l’amore.
E’ dove corro che importa
il tracciato, la strada
non “il qui ed ora”.
Se guardo davanti –
e sono convinta della méta –
e guardo indietro
riconoscendo tutti i sentieri traversi che mi hanno ricondotta all’alveo,
come di fiume disperso che si ricongiunge a se stesso dopo molto cercare,
allora, nonostante la fatica,
sono contenta.
Nell’attesa di salpare e tornare a casa
la mia vita qui ha un senso.
25.3.2014