Dopo aver letto questo libro, nessuno potrà più guardare i cani con gli stessi occhi... e neppure le formiche. Simak, mannaggia a me che l'ho scoperto solo ultimamente, si sta rivelando un autore su cui scavare approfonditamente.
In questo
libro, si ipotizza un futuro molto remoto, un futuro dove la razza umana non c'è più. I cani sono la specie dominante. Il loro mondo è molto diverso dal nostro, ma è comunque molto evoluto, e il ricordo dell'uomo avviene solo attraverso alcune leggende che i cani si tramandano di generazione in generazione. Sono sette racconti che narrano le vicende di una famiglia umana, i Webster. Questa famiglia è strettamente legata al futuro del pianeta, ed è legata all'evoluzione dei cani proprio perché fu un membro di questa stessa famiglia a dotarli della capacità di leggere, e di parlare... nonché di usufruire di piccoli robot in grado di dare loro un paio di mani...
Non voglio svelare molto su come l'uomo scompare dal pianeta... in realtà anche lui troverà una vita più felice, per quanto differente... ma è invece interessante ciò che avviene quando la razza umana scompare... l'evoluzione delle specie, la guida discreta dei robot abbandonati sul pianeta Terra, le riflessioni filosofiche delle macchine, e degli animali.
Un libro a dir poco eccezionale. Privo di difetti. Scritto con una semplicità e... una tale delicatezza da accompagnare il lettore verso un mondo davvero diverso, davvero inconcepibile ai nostri occhi, ma senza abbandonare mai il dubbio che, per quanto sia strano e fuori dai nostri canoni, esso non possa comunque essere plausibile.