Magazine Diario personale

The Mist

Da Gloutchov
The MistTratto da un racconto di Stephen King, The Mist è un film che ti costringe a dubitare delle normali condizioni climatiche della pianura padana.
Tutto si scatena una mattina, dopo un terribile temporale che danneggia abitazioni, linee telefoniche, e linee elettriche, di una cittadina del Maine, una fitta nebbia si forma fino a coprire l'intera zona. Si tratta di una nebbia strana, anormale, tanto che all'interno di un supermercato, arriva un uomo gridando, e tutto coperto di sangue.Di comune accordo le porte vengono chiuse, ma poi scoppiano le incomprensioni. Chi afferma che è un semplice fenomeno naturale decide di uscire per tornare a casa... scomparendo nel nulla. Chi decide di rimanere comincia a logorare sé stesso tra panico, dubbi, e le parole di una fanatica religiosa che con sempre più fervore acclama l'arrivo del giudizio universale. Con l'arrivo della notte (e non dei soccorsi), il supermercato viene aggredito da strani insetti, e dai suoi predatori... Da qui si sviluppa un crescendo di terrore, sangue, morte che difficilmente potrà essere evitato.
Il film è intenso, ben recitato, con un finale (per una volta... visto che i finali di King sono spesso deludenti) davvero scioccante. La tensione è ben costruita e si mostra con un crescendo privo di interruzioni. Le creature sono credibili, l'intero contesto, per quanto fantascientifico, si accetta più che volentieri grazie ai piccoli indizi che vengono mostrati, minuto dopo minuto, come fossero ingredienti fondamentali di una gustosa torta macabra. Il must di questa pellicola, comunque, sono i caratteri ben rappresentati dagli attori. Ognuno di essi è una pedina determinante per la creazione dell'intera struttura. C'è un pathos davvero potente. Davvero brava Marcia Gay Harden nei panni di Mrs. Carmody. Brava e convincente nei suoi vaneggiamenti fanatici. Lei è sicuramente il Jolly dell'intero film. E anche Nathan Gamble, nei panni di Billy, il bambino di David Drayton, il personaggio principale. Credo che Billy sia il perfetto ingrediente per generare affezione ai personaggi, per spaventarli, e per scandalizzarli nelle scene più potenti.Un gran bel film, che consiglio vivamente.

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