Ridono. Ci prendono per matti perché vogliamo portare i turisti a Montegranaro. Sono convinti che qui ci si venga solo per comprare le scarpe. Non hanno la minima idea di quale tesoro disponga questa città. Non ne hanno idea perché nessuno (o quasi) lo conosce. Così se chiediamo in giro chi fosse Annibal Caro probabilmente molti ci sapranno rispondere, ma di questi molti solo pochissimi sapranno che la casa di Annibal Caro è a Montegranaro e di questi pochissimi solo un paio, forse, ci saprà dire dove sta.
La prova l’abbiamo ogni volta che si apre il criptoportico di Sant’Ugo. Arrivano dei Montegranaresi che rimangono a bocca aperta, dicono che bello che bello che bello e affermano che quella è la prima volta che entrano nella chiesa. Chi sa di che epoca è la chiesa di San Serafino? Chi sono gli autori di molte delle tele che vi sono esposte? Qualcuno si rende conto del valore dei portali della Pievania? Quanti conoscono SS.Filippo e Giacomo? E San Pietro?
Allora bisognerebbe, prima di portare turisti da fuori, portare i Montegranaresi a conoscere i loro tesori. Ma, vi garantisco, è molto più facile portare turisti da fuori. Quelli stanno già venendo. I Montegranaresi, per ora, ridono.
Luca Craia