Febbraio è quasi al termine
e la voglia di primavera si fa sempre più sentire, tanti gli appuntamenti e le novità del mese.
- nelle prime due settimane ho vissuto la gioia degli arrivi delle tintinnanti buste cariche di semi, provenienti dagli amici che hanno con me partecipato alla bella iniziativa internazionale Seeds of Love. Uno scambio amatoriale che ha avvicinato tanti appassionati di giardinaggio, alcuni semi sono già nel germogliatore, credo proprio che quest’anno il mio giardino parlerà francese!
- le violette spontanee assieme alle rose sono tra i miei fiori preferiti, da anni desideravo recarmi in Francia per una festa a loro dedicata. Domenica 23, sarò a Tourette sur Loup, per vivere tutto lo splendore di questo fiore. Prevedo un ritorno carico di souvenir profumatissimi.
- Una meta da tempo segnata in agenda è Petersham Nursery di Londra, uno di quei luoghi di cui è facile innamorarsi. Una Nursery dove si possono acquistare particolari piante, ma anche arredi antichi da giardino e previa prenotazione si possono gustare favolose ricette nell’annesso ristorante. L’indirizzo l’ho scoperto anni fa in un blog che seguo da tempo, Carolina scrive di ricette ma è anche abile giardiniera, qui racconta il suo infallibile metodo per coltivare in casa le orchidee.
- Martedì 18 ero a Genova, per la presentazione del libro di Didier Berruyer “Mal di Fiori”. Il decimo della casa editrice Maestri di Giardino, uscito a fine anno in libreria, ha ottenuto da subito grande successo di pubblico. Qualche settimana fa è stato recensito da Rossella Sleiter sul “Venerdì” di Repubblica richiamando grande attenzione. Vi consiglio la sua lettura come quella degli altri libri della casa editrice, sono piccoli puzzle di un universo fatto per che il giardino è una scelta vita, di ricerca, amore e dedizione.
- Infine volevo segnalare l’uscita in libreria di un libro scritto da un’amica di blog, Irene Berni. In “Quello che piace a Irene” ricette di buone cose e di felicità, ma anche fiori e piante che sono sfondo nelle raffinate immagini che l’autrice ha saputo con occhio attento catturare. Congratulazioni Irene