".....Durante tutto l'inverno, questo appartamento era la base logistica da cui i miei genitori partecipavano alla vita ricca e alla moda di New York.
Io lo chiesi, anzi, una volta: "Siamo ricchi?"
- Be' ricchi proprio no - rispose Harry. - Certo non come i Ralston o i Gray. Benestanti, diciamo -
- In termini reali - lo contradisse Sarah che, del resto, lo contraddiceva sempre - noi siamo molto, molto, molto ricchi..."
Gli amici di Sarah e di Harry... Le loro vite si sono smembrate, ormai e da un bel po'!
Ma formavano, allora, un gruppo che pareva fiabesco. Erano gente che non aveva sofferto alcuna tragedia, né privata, né pubblica.La crisi economica della "depressione" americana non li sfiorava: vivevano, negli anni '30, come sospesi al di sopra delle correnti della storia e, se dovevano parlare di Franklin Roosevelt, dicevano 'costui' parodiando (male) i suoi 'discorsi accanto al caminetto' e (crudelmente) sua moglie Eleanor.
E avevano una certa simpatia per il Duce che faceva arrivare in orario i treni italiani.
Quanto al Furer, commentavano che una cosa, almeno, si poteva dire sul suo conto: che aveva risolto il problema della disoccupazione. ...."Da Il castello sulla sabbia di Mary Ellin Barrett - 1966
La Grande Depressione del 1929 fu la maggiore crisi nella storia degli Stati Uniti, colpendo praticamente tutto il mondo industrializzato. Cominciò nel 1929, e durò circa dieci anni.
La crisi dell’economica americana iniziò nel 1928 con la caduta dei prezzi agricoli e esplose il 29 ottobre del 1929 quando affondò la Borsa di New York. Quel giorno scesero rapidamente gli indici di numerosi titoli e continuarono la loro discesa per tre mesi consecutivi. Le quotazioni continuarono a scendere anche gli anni successivi. Inizialmente la crisi fu un po’ sottovalutata.
Le banche non avevano soldi e quindi le aziende non ottenevano credito, le produzioni si fermavano, creando disoccupazione. Questa situazione si estese rapidamente anche all’Europa inondata di capitali americani.
In questa situazione nei paesi occidentali e particolarmente negli USA, si iniziò una politica dove lo stato interveniva direttamente nell’economia. Si trattava del “New Deal”, in Europa conosciuto come il Welfare State.
Le cause
Molti fattori contribuirono a questa crisi; nonostante, la causa principale di questo disastro finanziario, conosciuto come il giovedì nero, fu una speculazione esagerata, dovuta alla sovrapproduzione e all'inflazione del credito, così come a causa di una ineguale distribuzione della ricchezza negli anni ’20 e alle speculazioni in Borsa. Le profonde diseguaglianze crearono un’economia instabile.Fonte
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