Oggi ho trovato questa notizia su un presunto complesso industriale situato dalle parti di Eos Chaos, sul suolo Marziano.
Il settore che comprende la zona del Nirgal Vallis, Hale Crater, e Eos Chaos è ricchissimo di “anomalie” e supposte tracce di civilizzazioni e attività industriali, per esempio.
Alle coordinate 21º31’03.97″S 41º56’31.80″O di GoogleMars si può osservare quello che sembrerebbe un complesso industriale con edifici molto alti.
Inoltre ci sono tracce lunghe più di 900km in linea retta che possiamo immaginare appartengano ai mezzi di trasporto in arrivo e in partenza dal complesso industriale, oppure può essere una linea per il trasporto dell’energia o di materiale proveniente dalle miniere. La cosa strana di queste impronte è che sono formate a intervalli regolari e precisi per ben 900km.In mezzo a questa linea si trova un oggetto enorme montato sopra queste tracce. L’oggetto ha l’apparenza di un gigantesco container.
La linea si perde in maniera brusca in una zona mappata in un modo che non sia possibile seguirla.
Il terreno è identificato dalle immagini dell’MRO come a sud del cratere Eos Chaos. Su GoogleMars l’ipotetica “strada commerciale” si interrompe a causa della mappatura diversa. Nelle attuali fotografie di quel settore non compare alcuna traccia. Evidentemente si tratta si di anomalia ma di quella immagine in particolare. Vedi QUI e QUI.
Il container, non serve nemmeno commentarlo, è un cratere. Se allarghiamo il campo visivo su GoogleMars (coord. 21° 6’1.13″S 42°15’15.56″O) vediamo come l’ombra segua esattamente la direzione di tutti gli altri crateri. Quando avviciniamo l’inquadratura quel cratere risulta deformato, quasi ad assumere una figura geometrica:
Non ho trovato molte informazioni su questa notizia. Probabilmente è stato il blogger ad aver rilevato l’anomalia e a pubblicarla. Ancora nessuno si è prestato ad una spiegazione scientifica di quel difetto di immagine, ma sappiamo molto bene che in passato è già successo molte volte.
L’ipotesi avanzata dal blogger è senza dubbio affascinante. Di questa fantomatica civilizzazione però rimangono solo i volti scolpiti nella roccia (come quello di Iside) basi segrete e isolate, enormi complessi industriali cancellati dal tempo ma con un container e parte di una linea di trasporto miracolosamente intatti.
Oggi ho trovato questa notizia su un presunto complesso industriale situato dalle parti di Eos Chaos, sul suolo Marziano.
Il settore che comprende la zona del Nirgal Vallis, Hale Crater, e Eos Chaos è ricchissimo di “anomalie” e supposte tracce di civilizzazioni e attività industriali, per esempio.
Alle coordinate 21º31’03.97″S 41º56’31.80″O di GoogleMars si può osservare quello che sembrerebbe un complesso industriale con edifici molto alti.
Inoltre ci sono tracce lunghe più di 900km in linea retta che possiamo immaginare appartengano ai mezzi di trasporto in arrivo e in partenza dal complesso industriale, oppure può essere una linea per il trasporto dell’energia o di materiale proveniente dalle miniere. La cosa strana di queste impronte è che sono formate a intervalli regolari e precisi per ben 900km.In mezzo a questa linea si trova un oggetto enorme montato sopra queste tracce. L’oggetto ha l’apparenza di un gigantesco container.
La linea si perde in maniera brusca in una zona mappata in un modo che non sia possibile seguirla.
Il terreno è identificato dalle immagini dell’MRO come a sud del cratere Eos Chaos. Su GoogleMars l’ipotetica “strada commerciale” si interrompe a causa della mappatura diversa. Nelle attuali fotografie di quel settore non compare alcuna traccia. Evidentemente si tratta si di anomalia ma di quella immagine in particolare. Vedi QUI e QUI.
Il container, non serve nemmeno commentarlo, è un cratere. Se allarghiamo il campo visivo su GoogleMars (coord. 21° 6’1.13″S 42°15’15.56″O) vediamo come l’ombra segua esattamente la direzione di tutti gli altri crateri. Quando avviciniamo l’inquadratura quel cratere risulta deformato, quasi ad assumere una figura geometrica:
Non ho trovato molte informazioni su questa notizia. Probabilmente è stato il blogger ad aver rilevato l’anomalia e a pubblicarla. Ancora nessuno si è prestato ad una spiegazione scientifica di quel difetto di immagine, ma sappiamo molto bene che in passato è già successo molte volte.
L’ipotesi avanzata dal blogger è senza dubbio affascinante. Di questa fantomatica civilizzazione però rimangono solo i volti scolpiti nella roccia (come quello di Iside) basi segrete e isolate, enormi complessi industriali cancellati dal tempo ma con un container e parte di una linea di trasporto miracolosamente intatti.